Osservatorio delle Povertà 2021-2022

Osservatorio 2021-2022

Nel presentare la seconda edizione del Rapporto dell’Osservatorio Diocesano sulle povertà, concernente le realizzazioni e gli interventi Caritas per l’anno 2021, occorre primariamente sottolineare la criticità delle situazioni umane e sociali in relazione alle quali Caritas sta concretamente operando. Alle ormai pluriennali difficoltà connesse con la crisi COVID19, si sono aggiunti i venti di guerra ormai internazionalmente diffusi, le criticità occupazionali e lavorative delle persone, il radicarsi di fenomeni di marginalizzazione sociale, le violenze di genere, i problemi ecologici. Questo elenco non vuole però essere una spinta verso il pessimismo e la perdita di speranza per la costruzione di un futuro realmente e solidalmente umano e sostenibile. Nel recentissimo Congresso Nazionale di Caritas Italiana, in relazione ai tre temi cardine proposti da Papa Francesco per l’azione avvenire di Caritas, ovvero la priorità degli ultimi, la centralità del messaggio evangelico e la creatività nella carità, sono emerse proposte, stimoli, esperienze veramente significative ed incoraggianti, che hanno in particolare visto l’impegno e l’azione di molti giovani.

Contro i quadri cupi provenienti da tanti messaggeri di disperazione, emerge sempre più la freschezza e la vivacità del Vangelo e della proposta cristiana di impegno e donazione, che frantuma ogni barriera e muro ideologico, edonistico e consumistico, aprendo le porte a Cristo Signore che appare sempre più come l’unico Salvatore per l’umanità ed il creato. L’opzione del Vangelo e della carità attiva non risulta pertanto una mera alternativa filantropica in mezzo a tante altre, ma quella effettivamente concreta e vivificante per l’umanità e per ogni uomo, l’unica in grado di offrire una reale alternativa salvifica al male presente nelle sue varie forme. Per tutti questi motivi, Caritas Veneziana intende promuovere per il futuro con sempre maggior forza ed impegno, la missionarietà della Carità come momento vocazionale per tutte le nostre comunità pastorali. Ciascuno di noi ha una vocazione, ogni persona è stata pensata e voluta dal Signore per realizzare il Suo disegno di salvezza. Da qui la responsabilità di scoprire questa vocazione nella famiglia, nella società, nella Chiesa. Può sembrare paradossale, ma è proprio e solo attraverso la carità che scopriamo di essere fratelli, di condividere lo stesso destino, di essere interdipendenti. La guerra è la negazione assoluta della carità, è l’idolatria del nulla, l’azzeramento della relazionalità.

Diacono Stefano Enzo
Direttore Caritas Veneziana

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