Stemma e motto


LO STEMMA

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Blasonatura

“D’azzurro alla muraglia d’argento, mattonata di nero, merlata di cinque alla guelfa, con il primo e l’ultimo merlo combacianti con i fianchi; essa muraglia aperta d’oro e sostenuta dal mare di azzurro ondato d’argento, movente dalla punta e caricato di un ancora di nero in banda, a tre uncini e con la gomena di rosso, il tutto sormontato da una stella di otto raggi d’oro; al capo patriarcale di Venezia: d’argento al leone passante, alato e nimbato, tenente con la zampa anteriore destra il libro aperto recante le parole nella prima facciata, in quattro righe, PAX TIBI MARCE, nella seconda facciata, similmente in quattro righe, EVANGELISTA MEUS, il tutto al naturale, con la scritta in lettere maiuscole romane di nero. Lo scudo, accollato ad una croce astile patriarcale d’oro, trifogliata, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di verde. Le nappe, in numero di trenta, sono disposte quindici per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3, 4, 5. Sotto la scudo, accollato con il pallio, nella lista bifida e svolazzante d’argento, il motto in lettere maiuscole di nero: “CUM MARIA MATRE IESU”.


IL MOTTO

Cum Maria matre Iesu (Con Maria madre di Gesù), è tratto da At 1,14, dove si indicava la comunione che c’era tra la primitiva comunità apostolica e la Madre di Cristo.

Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui.

Hic omnes erant perseverantes unanimiter in oratione cum mulieribus et Maria matre Iesu et fratribus eius.


Per una descrizione dettagliata dello stemma e un’articolata spiegazione del motto si rinvia all’allegato. Ideazione, blasonatura ed esegesi a cura dell’araldista Giorgio Aldrighetti, miniature a colori e a tratto di Enzo Parrino, Monterotondo (Roma).