Lettera del Patriarca in vista della “ripresa” alla luce del buon annuncio del Vangelo, intitolata “La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì” (1Re, 17,16) e datata 15 agosto 2020.
Papa Francesco, in questo tempo di pandemia, ci ha parlato di “un altro tipo di contagio”, il contagio dell’amore che “si trasmette da cuore a cuore”. […] Per noi tutto inizia con Gesù, la vera forza, la vera novità e la vera ripartenza; senza di Lui, che è la Parola, tutto si riduce ad un frammentario inseguirsi di voci. […] Ripartiamo da gesti semplici, concreti, quotidiani. […] La forza dei piccoli “gesti” sta proprio nella loro semplicità e trasparenza. Guai se dovessimo convincerci che bisogna essere ricchi per poter fare la carità. Dare agli altri non dipende dalle proprie disponibilità ma dalla sensibilità del cuore che, alla fine, o sa amare o no. La carità – possiamo dire così – è “strutturalmente” democratica: tutti la possono fare e tutti la possono ricevere. Tutti, sempre. […]
Sono alcuni passaggi della lettera, che interpellano anche i giovani, capaci di speranza, desiderosi di amare e costruire, di cambiare, di essere protagonisti di un mondo migliore.