Fondi diocesani 8×1000


Schede richiesta assegnazioni fondi 8 per Mille 2024

Erogazioni dei fondi 8 per Mille, di competenza diocesana, per gli anni precedenti

Assegnazione Straordinaria dei Fondi 8 per Mille anno 2022 – Solidarietà Energetica

Assegnazione Straordinaria dei Fondi 8 per Mille anno 2021 – EMERGENZA COVID-19

Totale assegnazione diocesana € 311.955,92

  1. Persone e famiglie in situazioni di povertà e difficoltà
    • Fondo San Nicolò per il sostegno al reddito € 150.000,00
    • Fondo San Matteo € 35.000,00
  2. Enti ecclesiastici in situazioni di difficoltà causate dall’emergenza
    • Aiuti economici alle parrocchie in difficoltà € 30.000,00
    • Sostegno alla Diocesi € 96.955,92

Prot.CUR-2021-0872-873-Decreto assegnazione straordinaria 8×1000-2021


Nuovo sistema di Rendicontazione

Nel 2016 la Conferenze Episcopale Italiana affronta il tema della trasparenza nella gestione dei fondi 8×1000 che annualmente sono messi a disposizione delle Diocesi italiane.

Tale intervento nasce dal dovere verso l’esterno di poter rendicontare l’impiego dei fondi anche in seguito ad alcuni rilievi della Corte dei Conti e della Commissione paritetica, e dalla necessità interna alla comunità ecclesiale di piena trasparenza nell’assegnazione e dell’impiego dei contributi 8×1000.

Nel 2020 la CEI adotta un nuovo schema per la Rendicontazione delle somme ricevute da parte delle singole Diocesi; l’utilizzo delle nuove schede per le assegnazioni e le verifiche nell’impiego dei fondi sono obbligatorie a partire da quest’anno.

I contributi diocesani 8×1000 possono essere impiegati in due ambiti ben distinti:

  1. Esigenze di culto e pastorale della popolazione
  2. Interventi caritativi a favore della collettività.

Ciascuno dei due fondi prevede un elenco di aree di utilizzo con un numero preciso di interventi finanziabili.

 

1 – ESIGENZE DI CULTO E PASTORALE DELLA POPOLAZIONE

A. Esercizio del culto

  1. Arredi sacri e beni strumenti per la liturgia
  2. Promozione e rinnovamento delle forme di pietà popolare
  3. Formazione operatori liturgici
  4. Manutenzione edilizia di culto esistente
  5. Nuova edilizia di culto
  6. Beni culturali ecclesiastici

B. Cura delle anime

  1. Curia diocesana e attività pastorali diocesane e parrocchiali
  2. Tribunale ecclesiastico diocesano
  3. Mezzi di comunicazione sociale a finalità pastorale
  4. Formazione teologico pastorale del popolo di Dio

C. Scopi missionari

  1. Centro missionario e animazione missionaria
  2. Volontari missionari laici
  3. Sacerdoti fidei donum
  4. Iniziative missionarie straordinarie

D. Catechesi ed educazione cristiana

  1. Oratori e patronati per ragazzi e giovani
  2. Associazioni e aggregazioni ecclesiali per la formazione dei membri
  3. Iniziative di cultura religiosa

 

2 – INTERVENTI CARITATIVI A FAVORE DELLA COLLETTIVITÀ

A. Distribuzione di aiuti a singole persone bisognose

  1. Da parte della Diocesi
  2. Da parte delle parrocchie
  3. Da parte di altri enti ecclesiastici

B. Distribuzione di aiuti non immediati a persone bisognose

  1. Da parte della Diocesi

C. Opere caritative diocesane (svolte direttamente dalla Diocesi/Parrocchie/Altri enti ecclesiastici)

  1. In favore di famiglie particolarmente disagiate
  2. In favore di categorie economicamente fragili
  3. In favore degli anziani
  4. In favore di persone senza fissa dimora
  5. In favore di portatori di handicap
  6. Per la prevenzione della devianza adolescenziale e della prostituzione
  7. In favore di immigrati, rifugiati e richiedenti asilo
  8. Per il recupero di vittime della tratta di essere umani
  9. In favore di vittime di dipendenza patologiche
  10. In favore di malati di AIDS
  11. In favore di vittime della pratica usuraia
  12. In favore del clero: anziano/malato/in condizione di necessità
  13. In favore di minori abbandonati
  14. In favore di opere missionarie caritative

Indicazioni per le richieste di assegnazione

Il criterio centrale è costituito dalla necessità di non pensare i fondi 8×1000 come dei contributi “a pioggia” e a “fondo perduto” ma piuttosto come una quota di contribuzione all’interno di un progetto ben delineato con destinatari precisi, obiettivi chiari e con un piano finanziario adeguato. Il progetto va costruito dall’ente richiedente per tempo, individuando eventuali partner da coinvolgere e ricercando le fonti di finanziamento. La fase della progettazione può richiedere anche alcuni mesi di lavoro ed è consigliabile avviarla e concluderla entro la prima metà dell’anno solare.

Per la predisposizione del progetto e la richiesta del contributo è necessario:

  1. Coinvolgere il Consiglio per gli affari economici e il consiglio pastorale;
  2. Utilizzare esclusivamente le schede scaricabili dalla pagina internet dell’Ufficio amministrativo diocesano;
  3. Le schede vanno inviate in via telematica all’Ufficio Amministrativo diocesano entro e non oltre il 15 settembre di ogni anno;

Tutte le domande presentato saranno valutate dagli organi di consultazione (CAED e Consultori) entro il mese di ottobre di ogni anno e le assegnazioni saranno deliberate con Decreto del Patriarcato entro il 31 ottobre.

È necessario fare attenzione ad alcune indicazioni:

  1. Se l’oggetto del progetto per il quale si chiede un contributo 8×1000 è un atto di straordinaria amministrazione (vedi Decreto patriarcale 29/2006), è necessario seguire anche l’iter ordinario per ottenere la Licenza scritta;
  2. I contributi 8×1000 possono essere richiesti esclusivamente dagli Enti Ecclesiastici. Se vi sono attività svolte con il supporto di altre realtà, sarà necessario predisporre una apposita convenzione;
  3. L’Ente che ha ottenuto un contributo è tenuto obbligatoriamente a rendicontare l’utilizzo del contributo con la scheda predisposta entro il 15 maggio dell’anno successivo a quello dell’assegnazione.

Criteri diocesani

Valutata l’esperienza di questi anni, la Diocesi di Venezia ha deciso di adottare alcuni ulteriori criteri per l’assegnazione dei contributi 8×1000 per favorire una maggiore giustizia e consapevolezza del dovere di perseguire la corretta redazione della contabilità:

  1. Perché la richiesta del contributo sia esaminata dall’Ufficio Amministrativo è necessario avere regolarmente presentato il Rendiconto parrocchiale;
  2. Inoltre, è necessario avere saldato regolarmente tutti i debiti con la Diocesi;
  3. Normalmente non viene assegnato un contributo a quegli Enti che lo hanno ottenuto l’anno precedente.