Patriarcato di Venezia
Ufficio stampa
Venezia, 1 aprile 2011
A proposito della vicenda dell’invito di un sacerdote del Patriarcato di Venezia a non esporre la bandiera della Serenissima Repubblica di San Marco in chiesa durante il funerale del sig. Luigi Sartorelli e della dichiarazione del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e di altri esponenti politici, l’Ufficio stampa del Patriarcato rileva che:
– in nessun modo il sacerdote ha inteso mancare di pietà cristiana nei confronti del defunto e dei suoi familiari; la sua scelta è stata improntata al rispetto di un’indicazione della Chiesa cattolica a non esporre nei luoghi di culto, durante l’atto religioso, simboli che possano essere identificati politicamente, a prescindere dal loro riconosciuto valore tradizionale;
– l’atto del sacerdote, motivato dal rischio di un uso politico del simbolo in questione in chiesa ‘ e in ogni caso la bara su invito dello stesso sacerdote è stata avvolta nella bandiera sui gradini esterni del tempio -, può essere valutato come un eccesso di prudenza, ma non merita in nessun modo gli epiteti eccessivi con cui l’episodio è stato commentato.