Conferenza Episcopale Triveneta
Ufficio stampa
Zelarino (Venezia), 27 novembre 2007
Vescovi del Triveneto: riflessione sul tema dell’esorcismo e nota pastorale sul diaconato permanente. Nel 2008 sarà il Veneto ad offrire l’olio per la lampada dei comuni italiani sulla tomba di S. Francesco ad Assisi
Nella periodica riunione, svoltasi martedì 27 novembre al Centro pastorale card. Urbani di Zelarino, i vescovi del Triveneto hanno in preso in esame – a partire dalle esperienze delle singole diocesi – il tema dell’esorcismo sia dal punto di vista dottrinale che pastorale. Si è ravvisata, in particolare, l’importanza di agire in modo sempre più coordinato tra le chiese del Nordest per accompagnare i fedeli in grave situazione di sofferenza attraverso la presenza di sacerdoti ed esperti (medici in primo luogo) sempre più preparati ad affrontare le richieste di aiuto, sia nella fase di ascolto e discernimento dei singoli casi per definire la vera natura del disagio (se riconducibile a motivi di carattere psichico – psichiatrico o superstizione o reale azione del maligno) sia in quella dell’intervento di cura e, ove necessario, di esorcismo. I vescovi hanno quindi espresso l’intenzione di proseguire ulteriormente il lavoro di approfondimento su tale questione.
E’ stata, quindi, discussa una nota pastorale sulla realtà del diaconato permanente che tocca, in questa regione ecclesiastica, 270 persone (la maggior parte delle quali coniugate) più altre 90 tra aspiranti e candidati al diaconato: tra le varie diocesi del Triveneto spiccano in particolare i 31 diaconi presenti a Padova, i 27 di Venezia, i 26 di Verona e i 25 di Udine e Vicenza. La nota pastorale, firmata da tutti i vescovi e il cui testo sarà diffuso a gennaio, sottolinea che ‘le Chiese del Triveneto, consapevoli di accogliere un dono dello Spirito, da lunghi anni hanno avuto modo di sperimentare con gioiosa gratitudine la presenza del diaconato permanente’ e passa ad individuare ‘delle linee comuni che, mentre attuano fedelmente le indicazioni anche recenti del magistero, cercano di rispondere in modo concreto alla sensibilità e alle esigenze specifiche delle nostre comunità’. Il testo si soffermerà sul necessario discernimento, sulle modalità e sui contenuti dello specifico cammino di formazione dei candidati e dei diaconi: si parla infatti di formazione spirituale (maturità umana e di fede, senso di Chiesa e della missione), culturale – teologica e ministeriale ma anche di una formazione permanente, personale e comunitaria, che accompagna tutta la vita del diacono; ‘la formazione – osservano – deve assumere come espressione sintetica la categoria biblico-spirituale della diaconia’. La nota tratta poi del ministero del diacono e dei suoi ambiti privilegiati di esercizio che, in relazione alle diverse competenze che un diacono può assumere, dovrà sempre tenere conto ‘del ministero tipico della diaconia che è il servizio della carità’. Esorterà, inoltre, ad ‘un forte impegno per far comprendere alle comunità cristiane cos’è veramente il diaconato’ sempre nel segno della comunione ecclesiale e della missionarietà.
I vescovi del Triveneto hanno, infine, definito il tema portante del seminario di ‘due giorni’ che li impegnerà a Cavallino (Venezia) dal 7 all’8 gennaio 2008: si farà il punto sulla vita liturgica nelle nostre regioni a partire dall’esortazione post-sinodale di Benedetto XVI ‘Sacramentum caritatis’.
E’ intervenuto ad una parte dell’incontro padre Vincenzo Coli, custode della Basilica Patriarcale di S. Francesco ad Assisi: nell’ottobre 2008 sarà, infatti, la regione del Veneto a compiere il pellegrinaggio ufficiale per offrire l’olio, a nome dell’intera nazione, per la ‘lampada votiva dei comuni d’Italia’ che arde tutto l’anno presso la tomba di S. Francesco, patrono del nostro Paese.
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