Venezia rivive la festa del Redentore. Domenica 21 luglio, alle ore 19.00, la messa solenne con il Patriarca Moraglia

 
 

Patriarcato di Venezia

 

Ufficio stampa

 
 

                                                                                                                               Venezia, 18 luglio 2013

 
 
 

Venezia rivive la festa del Redentore.

 

Domenica 21 luglio, alle ore 19.00, la messa solenne con il Patriarca Moraglia

 

 

·        Sabato 20 luglio, alle ore 19.00, l’apertura del ponte votivo che attraversa il canale della Giudecca alla presenza delle autorità cittadine. Poco prima il saluto di mons. Moraglia all’Unitalsi riunita sull’isola di S. Giorgio

 

·        Domenica 21, alle ore 19.00, la messa solenne con l’omelia del Patriarca

 

·        L’intero programma delle celebrazioni e le origini della festa del Redentore

 
 
Si sta per rinnovare a Venezia, nelle giornate di sabato 20 e domenica 21 luglio, la festa religiosa e civile del Redentore, sempre particolarmente sentita e attesa: da quasi quattro secoli e mezzo, in tale circostanza, migliaia di fedeli attraversano il canale della Giudecca in pellegrinaggio per sciogliere l’antico voto, che risale al XVI secolo, quando la città lagunare fu colpita da una terribile peste (1575 -1577, v. nota storica in calce).
 
Il programma della festa prevede, secondo la tradizione, alla sera di sabato 20 luglioalle ore 19.00 e alla presenza del Patriarca mons. Francesco Moraglia e delle autorità cittadine – l’apertura e l’inaugurazione ufficiale del ponte votivo che, attraverso il canale della Giudecca, conduce direttamente al Tempio del Redentore.
 
Poco prima di tale appuntamento, intorno alle 18.15 di sabato 20 luglio, il Patriarca si recherà inoltre sull’isola di S. Giorgio per portare un saluto a quanti parteciperanno all’incontro promosso dall’Unitalsi per dare la possibilità soprattutto a malati, disabili, familiari e volontari di vivere insieme, in uno splendido scenario e nei suoi vari momenti, la festa del Redentore (circa trecento le presenze previste).
 
Domenica 21 luglio – con inizio alle ore 19.00 – si terrà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Patriarca alla presenza delle congregazioni del clero, dei parroci e delle autorità cittadine; al termine, poi, ci sarà la processione eucaristica e la benedizione alla città dall’esterno del tempio.
 
Al momento dell’omelia mons. Moraglia pronuncerà un’articolata riflessione – offerta in particolare alla Chiesa e alla città di Venezia – che sarà poi possibile reperire, in versione integrale, sul sito diocesano www.patriarcatovenezia.it (per il calendario completo delle celebrazioni al Redentore si rinvia al prospetto sotto riportato).
 
 
 

Il calendario completo delle celebrazioni

  • Sabato 20 luglio – alle ore 19.00 e alla presenza del Patriarca, del Sindaco e delle autorità cittadine – sarà aperto e inaugurato ufficialmente il ponte votivo che, attraversando il canale della Giudecca, condurrà direttamente al Tempio del Redentore dove subito dopo, alle ore 19.30, sarà celebrata l’Eucaristia. Un’altra messa è prevista anche alle ore 24.30, immediatamente dopo i fuochi d’artificio.
  • Domenica 21 luglio le messe nella basilica del Redentore saranno celebrate nei seguenti orari: 8.00 – 9.00 – 10.00 – 11.00 – 12.00 – 16.30 – 17.30. Alle ore 19.00 si svolgerà la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia con la partecipazione del Capitolo metropolitano, delle Congregazioni del clero, della Comunità cappuccina, dei parroci e delle autorità cittadine; a seguire vi sarà la processione eucaristica fino all’esterno della chiesa e la benedizione della città.
·         Nei vicini locali del patronato parrocchiale del Redentore, per l’occasione, è allestita la tradizionale pesca di beneficenza il cui ricavato sarà destinato alle missioni.
 
 

Le origini della festa

  • Nel triennio 1575 – 1577 la Serenissima fu scossa dal flagello della peste. Favorito dall’altissima concentrazione di abitanti, il morbo serpeggiò a lungo e causò moltissime vittime: quasi 50.000, più di un terzo della popolazione. Il Senato, il 4 settembre 1576, deliberò che il Doge dovesse pronunciare il voto di erigere una chiesa dedicata al Redentore, affinché intercedesse per far finire la pestilenza. Ogni anno la città avrebbe reso onore alla basilica, nel giorno in cui fosse stata dichiarata libera dal contagio. Il 13 luglio 1577 la pestilenza fu dichiarata definitivamente debellata e si decise di festeggiare la liberazione dalla peste la terza domenica del mese di luglio, con una celebrazione religiosa e una festa popolare.
 
 
Info: tel. 041/974298 – 959999;  email:  ufficiostampa@patriarcatovenezia.it

.

 

Leave a Reply

  • (will not be published)