Quaresima e digiuno, anche dal ‘gratta e vinci’ e dal gioco. Le iniziative del Patriarcato di Venezia per il tempo di Quaresima

Patriarcato di Venezia

Ufficio stampa

Venezia, 23 febbraio 2012

Quaresima e digiuno. Anche dal ‘gratta e vinci’ e dal gioco

Le iniziative del Patriarcato di Venezia per il tempo di Quaresima: confermata la proposta del ‘Venerdigiuniamo’

 

‘Digiuna e condivi per un mondo più giusto’: è il motto che accompagna il cammino della Quaresima, appena cominciato, per il Patriarcato di Venezia che invita a riscoprire i gesti tipici – la preghiera, il digiuno e la carità – di questo tempo penitenziale che conduce alla celebrazione della Pasqua.

E’ confermata e rilanciata, in particolare, l’iniziativa ‘Venerdigiuniamo’ con la proposta di rinunciare al pranzo nei venerdì di Quaresima per fermarsi e cercare un luogo adatto o una chiesa aperta vicina per dedicare la pausa al digiuno e, appunto, alla preghiera, aiutati da un’apposita traccia: il valore del pranzo può essere, quindi, devoluto alla raccolta quaresimale di offerte – ‘Un pane per amor di Dio’ – che andrà a sostenere le attività missionarie diocesane.

Nei venerdì di Quaresima saranno molte le chiese del Patriarcato straordinariamente aperte in pausa pranzo per permettere, a lavoratori e non, di ritagliarsi un tempo ed uno spazio per la preghiera.

Ma quest’anno viene rivolto anche un singolare e simbolico invito: estendere il digiuno anche all’acquisto dei ‘gratta e vinci’ e a tutti gli altri giochi collegati alla fortuna.

‘Proponiamo il digiuno in un tempo in cui tutti sognano la crescita – sottolinea don Gianni Fazzini della Pastorale diocesana degli Stili di Vita che promuove l’iniziativa insieme all’Ufficio missionario, quello per l’Evangelizzazione e la catechesi, la Pastorale sociale e del lavoro e la Caritas diocesana -. E’ infatti sicuramente importante che l’economia funzioni, ma personalmente dobbiamo essere anche capaci di essere distaccati dal possesso dei beni’. Ed è un’occasione, come segnala la locandina dell’iniziativa, per una ‘decrescita consapevole’.

Quanto al digiuno dal ‘gratta e vinci’, la scelta è motivata sia dal fatto che il fenomeno del gioco sta assumendo dimensioni enormi (76,5 miliardi giocati nel 2011, in media 1.200 euro a persona, neonati compresi) sia per il significato di un gesto del genere. ‘Si perde il senso del lavoro – continua don Fazzini – per soddisfare il bisogno del pane quotidiano e si punta invece sulla fortuna. Non si conta più allora sulle proprie energie e sull’amore di Dio, ma su una dea bendata. E il risultato è uno svilimento spirituale grossissimo’.

Per ulteriori informazioni: www.patriarcatovenezia.it – email: digiuno@patriarcatovenezia.it .

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