Nuove nomine del Patriarca: la Curia veneziana si rinnova nel segno della comunione

Patriarcato di Venezia Ufficio stampa Venezia, 4 ottobre 2007 La Curia veneziana si rinnova nel segno della comunione · Un nuovo Consiglio di Curia – composto dal vicario generale mons. Beniamino Pizziol (che diventa anche moderator curiae), tre vicari episcopali e nove delegati patriarcali – sosterrà il Patriarca nel governo della diocesi · Il quadro completo di tutte le nomine Il Patriarca di Venezia card. Angelo Scola ha incontrato questa mattina nella Basilica di S. Marco, come avviene ogni anno in coincidenza con l’inizio del nuovo anno pastorale, tutti i sacerdoti e i diaconi della diocesi. In questa circostanza ha pronunciato un’istruzione sul tema ‘La nuova creatura e il fascino della comunione’. ‘La ripresa della fede – ha affermato in un passaggio il Patriarca – consiste nel riconoscere che l’incontro con il Crocifisso, la reale appartenenza al Suo Corpo che è la Chiesa, generando l’esperienza di una nuova creatura, fa vivere affetti, lavoro e riposo in modo radicalmente nuovo. Da questa novità parte quella rigenerazione del popolo di Dio di cui oggi tanto sentiamo il bisogno e che sta al centro di tutta la nostra pastorale ed in particolar modo della Visita pastorale. Attraverso il consolidarsi della libera appartenenza ecclesiale, l’educazione al pensiero di Cristo, l’educazione al gratuito, vivendo le dimensioni del mondo, ogni battezzato del nostro Patriarcato può fare l’esperienza liberante e concreta della ‘nuova creatura’: uomo tra gli uomini e, nello stesso tempo, per grazia, uomo nuovo in Cristo Gesù’. Ma questa “novità radicale” di vita è possibile all’interno di un’esperienza vera di Chiesa, la cui dimensione propria è la comunione. ‘Quando parlo di sinodalità – ha detto Scola – non intendo anzitutto riferirmi a particolari strutture o strumenti e ai loro, pur necessari, ordinamenti giuridici ma voglio identificare la dinamica comunionale che dovrebbe reggere la vita di ogni comunità cristiana. Una dinamica che identifica il bene della comunità come la verità più profonda del proprio bene. Il tutto viene prima della parte e brilla in ogni frammento rendendolo luminoso’. E’ alla luce di questa idea di sinodalità e comunione che il Patriarca ha inquadrato ‘la piccola riforma della modalità di governo nel Patriarcato e le nuove nomine’ che – ha sottolineato – ‘chiedono di essere viste in questa prospettiva sacramentale al di là dei limiti di ciascuno di noi’. In tale contesto, il Patriarca ha così annunciato il rinnovato assetto della Curia veneziana. Le nuove nomine arrivano esattamente alla scadenza naturale del mandato di cinque anni affidato ai vicari episcopali e ai delegati patriarcali nell’ottobre 2002, pochi mesi dopo l’ingresso del Patriarca Scola a Venezia. Il vicario generale mons. Beniamino Pizziol assume ora anche l’incarico di moderator curiae. Si riducono a tre i vicari episcopali che si dedicheranno principalmente, nel prossimo quinquennio, ad accompagnare il Patriarca nelle varie soste della Visita pastorale: – mons. Orlando Barbaro (santificazione e culto); – don Valter Perini (evangelizzazione e catechesi); – mons. Giacomo Marchesan (vita consacrata). Aumenta il numero dei delegati patriarcali – nove in tutto – nell’ambito di un più generale riordino delle competenze pastorali nell’intento di favorire ulteriormente la presenza missionaria della Chiesa sul territorio e nelle realtà quotidiane di vita. Le ‘deleghe’ sono state così attribuite: – mons. Silvano Brusamento per il matrimonio e la famiglia; – mons. Fabiano Longoni per l’azione sociale, lavoro, giustizia e pace; – mons. Dino Pistolato per l’azione caritativa e opere caritative non diocesane; – mons. Gianni Bernardi per la cultura; – mons. Antonio Meneguolo per i beni culturali; – mons. Mario Senigaglia per la rappresentanza presso le istituzioni civili a Venezia; – mons. Fausto Bonini per rappresentanza presso le istituzioni civili a Mestre; – mons. Antonio Meneguolo per la Basilica di S. Marco; – mons. Ezio Memo per i problemi giuridici. In pratica i compiti che, precedentemente, erano affidati a sei vicari episcopali vengono ora suddivisi in aree più omogenee che saranno seguite specificamente dai rispettivi incaricati. Il Patriarca, il Consiglio episcopale (vicario generale più vicari episcopali) e i delegati patriarcali andranno così a comporre il neonato Consiglio di Curia che si riunirà, in media, una volta al mese. Lo scopo di questa riorganizzazione della Curia veneziana, evidenzia mons. Pizziol, è quello di perseguire ‘una maggiore sinodalità’ – e cioè un lavoro ecclesiale svolto all’insegna della comunione e della corresponsabilità – ‘in vista di un più efficace servizio alla diocesi’. Nella stessa occasione sono state rese note ed ufficializzate altre importanti nomine: mons. Giacinto Danieli diventa penitenziere canonico; don Guido Scattolin sarà il nuovo economo diocesano; don Paolo Ferrazzo seguirà l’Ufficio diocesano per cooperazione missionaria tra le chiese; novità anche per l’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo: don Marco Scarpa ne diventa il coordinatore (con delega specifica per i rapporti con il mondo ortodosso) e sarà affiancato in questo compito da padre Roberto Giraldo (per i rapporti con il mondo protestante) e da mons. Gabriel Richi Alberti (per il dialogo interreligioso e, particolarmente, per i rapporti con il mondo islamico). Al termine dell’incontro, inoltre, il Patriarca ha voluto esprimere il ringraziamento e la riconoscenza della Chiesa veneziana verso alcuni sacerdoti per il prolungato e fedele servizio pastorale da loro svolto fino ad oggi: mons. Angelo Centenaro (già vicario episcopale, si dedicherà ora in modo particolare al ministero della riconciliazione nella chiesa di S. Girolamo a Mestre, nel santuario di S. Maria Assunta a Borbiago e nella Casa diocesana di spiritualità a Cavallino nonché ad amministrare il sacramento della cresima specialmente agli adulti), mons. Giuseppe Visentin (per il suo impegno nel campo ecumenico e a favore della missione di Ol Moran in Kenya), mons. Antonio Niero (per 26 anni ininterrotti è stato penitenziere canonico della cattedrale), mons. Lorenzo Rosada (per 16 anni alla guida dell’Ufficio missionario diocesano) e don Nini Barbato (per 30 anni alla direzione della Scuola biblico-teologica per laici di Mestre). Info 041/959999

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