Moraglia su Gente Veneta “legge” l’enciclica del Papa: “Analisi puntuale e coraggiosa, non scontata e che va alla radice dei problemi. E a Venezia dice che…”

Patriarcato di Venezia
Ufficio stampa
Mestre, 25 giugno 2015
 
Moraglia su Gente Veneta “legge” l’enciclica del Papa: “Analisi puntuale e coraggiosa, non scontata e che va alla radice dei problemi. E a Venezia dice che…”
 
“L’appassionata riflessione di Papa Francesco costituisce un’analisi puntuale delle varie problematiche e contraddizioni che caratterizzano il nostro tempo. Non si tratta, in alcun modo, di un’enciclica scontata, tutt’altro! Il Papa, infatti, non si limita ad indicare i dissesti ecologici e ambientali che sono sotto gli occhi di tutti ma ricerca la radice dei problemi che li hanno prodotti”: il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia “legge” e commenta – in un’ampia intervista resa al settimanale diocesano Gente Veneta oggi in uscita – l’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’”.
“Consiglio di leggere senza pregiudizi il testo – prosegue mons. Moraglia -, soffermandosi in particolare sul terzo e quarto capitolo: “La radice umana della crisi ecologica” e “Un’ecologia integrale”. I titoli dicono già la volontà d’andar oltre una generica e scontata denuncia, impegnandosi in una reale fondazione del discorso a livello antropologico ed etico. Sottotraccia, emergono i grandi temi della dottrina sociale cristiana e tra essi il bene comune, la destinazione universale dei beni – e, soltanto dopo, il diritto alla proprietà – e poi i principi di solidarietà e sussidiarietà”. A suo giudizio “l’enciclica costituisce un contributo coraggioso per un’ecologia che sia realmente degna dell’uomo; il Papa non parla di ecologia ambientale slegandola da quella umana e tutti ne dovremo tenere conto. Francesco esprime un pensiero ecologico che mai cede alla deriva ideologica, rimanendo sempre in dialogo con tutta la realtà”.
Per il Patriarca, inoltre, questo testo ha un valore importante soprattutto per Venezia: “Alcune parole sembrano scritte per la nostra città e il nostro territorio, in particolare per la Venezia d’acqua e la zona industriale di Marghera… E vediamo immediatamente come l’enciclica abbia da dire cose particolari a noi veneziani. In primis circa la salvaguardia della città ma, anche, circa il rapporto turismo / cultura / grandi eventi e residenzialità quotidiana; tutto si lega in un corretto utilizzo e mantenimento del bene della laguna e del nostro territorio. Ma, al di là della specificità veneziana, bisogna farsi carico dei grandi temi della giustizia sociale e dell’accoglienza del povero, nelle sue varie sfaccettature odierne. La Chiesa che è in Venezia è chiamata a fare la sua parte e grandi sono le responsabilità, in primo luogo, per chi ha il compito di amministrare… Venezia è città unica al mondo, è insediamento urbano pregiatissimo, “casa comune” che tutti devono custodire al meglio per le sue caratteristiche irripetibili e che la rendono laboratorio privilegiato, sempre aperto, dove si possono verificare sia lo spirito sia la lettera dell’enciclica”.
Il testo integrale dell’intervista di mons. Moraglia a Gente Veneta è nel file allegato e disponibile anche su www.patriarcatovenezia.it .
 
Info: tel. 041974298;  email:  ufficiostampa@patriarcatovenezia.it 

 

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