Mestre “crocevia” accoglie la Visita pastorale del Patriarca (avvio ufficiale il 30 settembre)

Patriarcato di Venezia Ufficio stampa Mestre, 28 settembre 2007 ‘Mestre, energia rivitalizzante per una realtà di respiro mondiale come Venezia’ · Su Gente Veneta intervista al card. Angelo Scola, Patriarca di Venezia, in occasione della Visita pastorale nella ‘Mestre crocevia’ · L’apertura ufficiale della Visita in città è fissata per domenica 30 settembre, alle ore 16.00, nella Chiesa del Sacro Cuore in via Aleardi · E sabato sera, alle 18.30 in Duomo, il Patriarca presiede la messa solenne per il patrono S. Michele (diretta su GVradio in Blu – fm 92 e 94.6) L’avvio della sosta della Visita pastorale a Mestre ‘ che partirà domenica prossima 30 settembre alle ore 16.00 con i vespri e l’adorazione eucaristica presso la Chiesa del Sacro Cuore in via Aleardi – è stato lo spunto per una lunga conversazione tra il Patriarca e i giornalisti del settimanale diocesano Gente Veneta e di GVradio inBlu. L’intervista ‘ integralmente pubblicata su Gente Veneta in edicola sabato – ha toccato il significato dell’evento della Visita pastorale, avviata nel 2005 e ora a un momento di svolta, il tema del profilo di Mestre e del suo rapporto con Venezia e tutta la regione, dal punto di vista ecclesiale e civile, il cammino che attende le comunità cristiane provocate in questo territorio ‘crocevia’ ad essere sempre più incarnate nella realtà. Ecco alcuni passaggi dell’intervista. Il Patriarca torna sull’idea che Mestre e Venezia altro non sono che due poli dell’unica città: ‘Sto maturando l’opinione – spiega il card. Scola – che sia ecclesialmente che civicamente se Mestre non assume una diversa coscienza di Venezia, di tutta la realtà veneziana, non usciamo dall’impasse in cui la città versa. Io vorrei che la Visita pastorale a Mestre, per ciò che ci compete, facesse scattare a partire dalle quattro finalità (la rigenerazione della comunità; l’educazione al gratuito; l’educazione al pensiero di Cristo; vivere le dimensioni del mondo) una nuova logica nel vivere l’appartenenza diocesana’. Da parte sua la Chiesa veneziana sta già riflettendo su nuove forme di comunione ecclesiale, come le comunità pastorali e sta ragionando su nuovi tentativi di pastorale d’ambiente, nelle scuole, nei luoghi di lavoro’ Anche su questo fronte la sosta a Mestre può generare novità: ‘Cosa vuol dire in una Mestre fatta di uffici proporre in maniera positiva la vita cristiana? – si chiede il Patriarca. – Ci sono città come Milano che tentano, ad esempio, la messa durante la pausa pranzo e sono gesti partecipati. Oppure, una volta alla settimana, un momento di dialogo tra persone che lavorano in un certo ambito: così si annodano rapporti. Poi nasce l’esigenza di collegare queste piccole comunità, che fioriscono attorno a un gruppo di uffici e di persone che si sono ritrovate in cappella per dire la messa’ con le loro parrocchie di origine, con il vicariato. Qui ho scoperto, andando al Petrolchimico, che oltre all’Unitalsi interaziendale ci sono cristiani che si incontrano durante la pausa del lavoro: dicono una preghiera insieme, scambiano una parola, un momento di vita. Come si possono formulare simili proposte anche per altri ambienti di lavoro?’. Perché Mestre è una ‘città crocevia’? ‘Mestre è una città – spiega il Patriarca – in cui si incontrano ‘quattro strade’. E’ il luogo in cui il nuovo rapporto Est-Ovest e Nord-Sud si vede anche fisicamente e geograficamente; e il mescolamento, il meticciato, la globalità lo rendono evidente. In questo senso c’è una differenza rispetto a Venezia lagunare: a Venezia ‘si viene’, mentre a Mestre ‘si passa’. Cosa vuol dire allora coniugare nella logica della città dall’unità duale queste due diverse figure geopolitiche, urbanistiche, ecclesiali? E che tipo di condivisione, recezione e missione è chiesto al polo lagunare, in cui la gente viene, rispetto al tipo di missione che è chiesto al polo crocevia, in cui la gente passa e si mescola? Da qui può uscire una fisionomia di integrazione, di unità nella differenza, nella pluralità’. Riflessioni del genere non possono non avere ricadute anche dal punto di vista civile: ‘E’ bene ‘ rileva il card. Scola – inseguire le peculiarità mestrine con realismo ma bisogna anche avere la preoccupazione di coniugarle con la città lagunare. La quale resta il fulcro della credibilità mondiale di tutta la regione. Per quanto le grandi città del Veneto potranno svilupparsi economicamente socialmente e culturalmente è impensabile che non sia la Venezia lagunare il polo di riconoscimento di tutta questa regione nel mondo. E Mestre può essere l’energia di rivitalizzazione di questa realtà di respiro mondiale’. In questo possono essere protagoniste delle comunità cristiane interessate alla realtà viva, che siano incarnate nella società e nei suoi problemi e tensioni, che nella loro vita quotidiana mostrino quanto la fede funzioni nel reale: ‘Se quella in Gesù è vera fede – scandisce il Patriarca – allora deve ‘funzionare’ nel reale, deve incidere nel mio quotidiano. Perché se posso vivere il mio quotidiano senza il riferimento a Cristo, alla preghiera, alla Parola di Dio, al dono di me, allora non è vera fede’. E qui si innesta il senso del cammino di comunità in comunità che caratterizza la Visita Pastorale: ‘La Visita Pastorale ha a che fare con una necessaria rinascita, o meglio rigenerazione, delle comunità cristiane di questo territorio, che hanno bisogno di rinfrescare il ricordo del metodo della vita cristiana indicato nel libro degli Atti degli Apostoli: ‘Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere… Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune’.’ Intanto la sera di sabato 29 settembre – giorno della festa liturgica di S. Michele Arcangelo patrono di Mestre – il Patriarca presiederà la solenne celebrazione eucaristica che avrà inizio alle ore 18.30 nel Duomo di Mestre alla presenza dei sacerdoti della città, delle autorità e della cittadinanza. La messa sarà trasmessa in diretta su GVradio inBlu (fm 92 e 94.6). Info 041/959999

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