Istituto Giovanni Paolo I di Venezia: il punto della situazione, per fare chiarezza

Patriarcato di Venezia

Ufficio stampa                                                          

Venezia, 1 marzo 2013

 

Giovanni Paolo I di Venezia: il punto della situazione, per fare chiarezza

 

Fin dal suo ingresso a Venezia – avvenuto neanche un anno fa (25 marzo 2012) – il Patriarca mons. Francesco Moraglia ha sempre avuto a cuore la questione educativa ed ha perciò seguito con particolare attenzione e progressivamente conosciuto la realtà della Fondazione Giovanni Paolo I, inserita nell’ambito dello Studium Generale Marcianum, anche in ordine alla sostenibilità delle sue attività, questione peraltro già emersa in precedenza e da tempo sotto osservazione.

Dal suo avvio, infatti, tale istituzione scolastica si è trovata a fare i conti ininterrottamente, ogni anno, con un forte disavanzo strutturale che – nel periodo dal 2004 al 2012 – è arrivato a toccare una cifra complessiva ragguardevole, poco meno della metà generata direttamente dalla sede veneziana; detta cifra, secondo proiezioni affidabili, è destinata a crescere ulteriormente ad un elevato ritmo mensile.

Affermazioni circa ‘menzogne su deficit inesistenti’ e ‘sostenibilità economica possibile’, riportate oggi anche da un giornale locale, sono quindi da respingere perché non vere e prive di qualsiasi fondamento.

Il notevole deficit strutturale è stato finora coperto annualmente – finché è stato possibile e vi sono state risorse disponibili – dalla Diocesi di Venezia, sia direttamente sia attraverso istituzioni e fondazioni ad essa connesse, da alcuni sponsor e da specifici lasciti orientati al mantenimento e allo sviluppo delle attività formative ed educative della Diocesi.

Tale situazione – consolidatasi nel tempo – si è rivelata strutturalmente non più sostenibile, e non solo per gli effetti di una crisi perdurante e generalizzata. Trovare una soluzione non risultava più rinviabile e tanto meno eludibile, occorrendo prendere atto dell’impossibilità di continuare – con le medesime modalità – l’esperienza della Giovanni Paolo I.

Il Patriarca stesso – dopo aver consultato coloro che, sin dall’origine, avevano fattivamente promosso e sviluppato la realtà del Giovanni Paolo I sotto ogni aspetto – si è adoperato personalmente in questi mesi per ricercare e favorire la soluzione migliore, e realisticamente percorribile, per garantire la continuità didattico-formativa e tutelare – quanto più oggettivamente possibile – i diversi soggetti coinvolti: gli alunni e le loro famiglie, gli insegnanti e il resto del personale della scuola. Appena si è potuta concretizzare una vera prospettiva di risoluzione della vicenda si è provveduto ad informare e coinvolgere le persone interessate.

Nei mesi scorsi, attraverso la collaborazione attivata con l’Istituto Cavanis, è emersa la concreta possibilità di non chiudere l’esperienza educativa e formativa della scuola Giovanni Paolo I ma di continuarla costituendo a Venezia un polo unitario della scuola cattolica, più solido e realmente capace di reggere alle specifiche difficoltà di questo tempo di crisi.

Mons. Moraglia ha voluto partecipare il 23 gennaio u.s. all’intera riunione del Consiglio d’Istituto del Giovanni Paolo I nel corso della quale è stata presentata nelle sue linee portanti l’effettiva situazione economica – rendendo noti i negativi valori generati dalla stessa in questi nove anni – e si sono affrontate le possibili ed oggettive soluzioni in campo arrivando a stilare un comunicato stampa finale congiunto e unanimemente condiviso dai presenti.

Il Patriarca ha anche avuto occasione, più recentemente e in forma privata, di leggere ed ascoltare le posizioni di vari interlocutori interessati e coinvolti nella vicenda; proprio in questi giorni ha ricevuto una lettera personale, indirizzatagli da sette ragazzi del Giovanni Paolo I, a cui è stata data pronta risposta.

In queste settimane, con incontri a vari livelli e l’apporto costruttivo di tanti, sono state gettate le migliori basi possibili per la fusione tra le odierne realtà didattico-formative del Cavanis e del Giovanni Paolo I di Venezia attraverso soluzioni equilibrate e sinergie sia nella formazione delle classi e nella distribuzione delle sedi (stabilendo che alla Salute rimangano, in particolare, le attuali classi di prima e seconda media nonché quelle delle attuali terze e quarte del liceo) che nel garantire una significativa continuità negli insegnamenti, a patto naturalmente che gli attuali “numeri” di alunni fossero confermati in fase di preiscrizione al nuovo anno scolastico, ed è stato assicurato anche il mantenimento dell’attuale quota della retta. L’accordo sottintende che più studenti passano e si iscrivono al nuovo polo, maggiore sarà anche la continuità e la prosecuzione dell’esperienza con una più ampia conferma degli attuali insegnanti e del personale del Giovanni Paolo I.

Altre vie prospettate, nel frattempo, sono state esaminate e valutate con attenzione ma non sono risultate realistiche, insufficientemente o per nulla adeguate al quadro economico esistente e al forte deficit strutturale. Anche l’ipotesi, da taluni avanzata, di sopperire alla situazione con delle ‘borse di studio’ a tutt’oggi si rivela senza fondamento perché non vi è alcun impegno certo al riguardo e, comunque, sarebbe largamente insufficiente.

Nella serena coscienza di aver sempre operato per il bene e al fine di garantire una forma di continuità sostenibile – la migliore e più ampia possibile nelle circostanze date – all’esperienza sin qui maturata dal Giovanni Paolo I, si confida ancora e fino in fondo nella comprensione, nel sostegno e nell’adesione di tanti al nuovo progetto per dare così maggiore forza al nuovo polo scolastico che, all’insegna della passione educativa, sta nascendo nel cuore della città di Venezia.

 

Info: tel. 041/974298 – 959999;  email:  ufficiostampa@patriarcatovenezia.it .

 

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