Patriarcato di Venezia
Ufficio stampa
Venezia, 21 marzo 2014
Incontro e dialogo del Patriarca Moraglia con i fidanzati della Diocesi
‘Signore, dacci oggi il nostro amore quotidiano’, la frase di Papa Francesco, al centro dell’appuntamento di domenica 23 marzo, ore 15.00, nella basilica di S. Marco a Venezia
E’ una delle più recenti frasi, dirette e divenute ‘tipiche’, di Papa Francesco – ‘Signore, dacci oggi il nostro amore quotidiano’ – a dare il tema e l’intonazione all’ormai consueto e atteso appuntamento annuale dell’Assemblea diocesana dei Fidanzati con il Patriarca mons. Francesco Moraglia in programma nel pomeriggio di domenica 23 marzo, con inizio alle ore 15.00, nella basilica di S. Marco a Venezia.
Sono chiamate a intervenire nella cattedrale marciana tutte le coppie di fidanzati che stanno frequentando – o frequenteranno presto – un corso di preparazione al matrimonio nelle varie parrocchie e realtà della Diocesi veneziana ma anche i fidanzati che non pensano ancora al corso prematrimoniale, i giovani sposi interessati e quanti sono coinvolti nei percorsi di formazione.
Nell’invito all’incontro è scritto tra l’altro: ‘Il nostro Patriarca Francesco è lieto di invitarvi per dialogare con voi, ascoltare le vostre attese e le vostre speranze per comprendere, insieme, il progetto di Dio sull’amore umano e sul matrimonio’
Dopo un momento di preghiera iniziale seguirà il saluto di don Danilo Barlese – provicario generale e direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale degli sposi e della famiglia – e la testimonianza di una coppia di “morosi”, presenti il mese scorso all’incontro tra Papa Francesco e i fidanzati in Piazza S. Pietro a Roma. Si aprirà, quindi, il tempo del dialogo con le domande dei fidanzati e le risposte del Patriarca.
Dopo la professione di fede, ci sarà la benedizione dei fidanzati e il saluto finale del Patriarca, che consegnerà personalmente a tutti i presenti il discorso del Pontefice pronunciato il 14 febbraio scorso e un piccolo omaggio. Ci sarà poi – per chi lo desidera – la possibilità di fermarsi ancora in cattedrale, per ammirarne le bellezze artistiche.