Il Patriarca dal Sinodo: fecondi gli incontri e vibrante la panoramica sulla vita della Chiesa

Patriarcato di Venezia

Ufficio stampa

 

Venezia, 17 ottobre 2008

 

 

Il Patriarca dal Sinodo: fecondi gli incontri e vibrante la panoramica sulla vita della Chiesa

§        Il card. Scola, come una sorta di “inviato speciale dal Sinodo”, ogni settimana racconta, unica presenza da Nordest, l’esperienza del Sinodo dei Vescovi dedicato alla Parola di Dio con una ‘lettera’ pubblicata su Gente Veneta, in onda su BluRadioVeneto e riascoltabile nel sito www.patriarcatovenezia.it

 

 

E’ un appuntamento fisso tra il Patriarca e i fedeli della diocesi veneziana e non solo: ogni settimana il Patriarca in una sua lettera (scritta e in audio) racconta i lavori del Sinodo dei Vescovi che si sta svolgendo a Roma e dedicato alla Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa. Il card. Angelo Scola vi partecipa come delegato della Conferenza Episcopale Italiana ed unico vescovo del Nordest.

 

La lettera viene pubblicata ogni settimana da Gente Veneta, va in onda su BluRadioVeneto ed è leggibile e riascoltabile anche sul sito www.patriarcatovenezia.it . Si tratta di una semplice ma intensa corrispondenza nella quale il card. Scola offre a tutti, ed in particolare alla comunità diocesana di Venezia, un personale e originale racconto dell’importante evento in corso: oltre 250 tra cardinali e vescovi provenienti da tutto il mondo, affiancati da alcune decine di esperti e uditori, che si scambiano le esperienze e giudizi sul tema posto al centro, a partire dalle diverse realtà in cui vivono e operano.

 

Nella prima lettera il Patriarca ha spiegato il senso, l’organizzazione e i contenuti di quest’assemblea dei Vescovi indicando, inoltre, alcune modalità pratiche per essere ‘in sintonia’ con i temi trattati a Roma.

 

Nella seconda lettera ha cominciato ad entrare nei contenuti dei primi giorni di lavori del Sinodo e a mostrare come nei vari interventi si delineasse una mappa geografica del rapporto dei cristiani di tutto il mondo con la Sacra Scrittura, le modalità diverse di accostarla, ascoltarla e tradurla nella vita concreta.

 

Questa settimana, nella terza ‘lettera dal Sinodo’, il Patriarca racconta un esempio dei dialoghi e degli ‘incontri fecondi’ che si possono intrecciare durante e a margine dei lavori. ‘Qualche giorno fa – annota – ho potuto trascorrere un quarto d’ora dialogando con il Patriarca di Babilonia dei Caldei (Baghdad), il card. Emmanuel III Delly, che mi ha parlato della dolorosa situazione dei cristiani in Iraq. Alla fine, dopo aver ascoltato quest’uomo dall’età veneranda e dalla straordinaria giovinezza dello sguardo, gli ho chiesto cosa possiamo fare noi, in Europa, per loro. «Potete pregare» mi ha risposto con semplicità il card. Delly. «Ma» – ha aggiunto guardandomi negli occhi – «non tanto per farlo. Pregare chiedendo a Dio con convinzione. Spesso infatti noi preghiamo senza domandare veramente, senza essere certi che il Signore possa cambiare la storia». Queste parole mi sono entrate in profondità, provocandomi ad un esame di coscienza sulla superficialità della mia preghiera’.

 

Il card. Scola segnala poi alcuni interventi giunti da diverse parti del mondo tra cui quello ‘del giovanissimo vescovo mons. Bejoy D’Cruze, di Khulna in Bangladesh, diocesi fondata dal nostro mons. Battagliarin, originario di Treporti (Venezia). Mons. D’Cruze ha parlato della carità come chiave importantissima per capire la Parola di Dio e ha sottolineato il rapporto molto costruttivo nel suo Paese tra Chiesa cattolica e musulmani che rappresentano l’80% degli abitanti. Dovremo intensificare i rapporti con Khulna, anche attraverso il Centro Oasis’.

 

Verso la fine della lettera il Patriarca riporta anche alcune curiose e divertenti ‘perle’ che emergono dalle intense giornate di lavori. Come quelle che riservano le traduzioni in latino delle parole dei Padri sinodali: ‘Una donna con i pantaloni si dice foemina brachata. O, ancora, l’espressione rock and roll da un Padre è stata tradotta con peregrina et barbara saltatio’ Altro che lingua morta! Il latino riesce a rendere con perspicacia anche i neologismi più attuali’.

 

Il card. Scola conclude, infine, con un suggerimento: ‘Mi piacerebbe che, nelle prossime settimane, ogni volta che fate un incontro di qualsiasi natura – in parrocchia, nelle associazioni, nei movimenti, nei gruppi – leggiate il Vangelo della domenica successiva e poi tratteniate una frase, una sola, da riportare alla memoria tutti i giorni come semplice forma di preghiera’.

 

La terza ‘lettera dal Sinodo’ è pubblicata sul nuovo numero del settimanale diocesano Gente Veneta e può essere ascoltata sabato18 ottobre, alle ore 9.00, su BluRadioVeneto (fm 88.7 – 94.6 – 100.05). Testo e audio delle lettere sono, inoltre, reperibili sul sito diocesano www.patriarcatovenezia.it (nell’apposita sezione in home page).

 

La formula colloquiale della ‘lettera’ ha avviato, intanto, un dibattito tra i cristiani laici della diocesi sul valore e sulla centralità della Parola di Dio nella vita delle persone e delle comunità: parecchi sono gli interventi che giungono in questi giorni alla redazione di Gente Veneta e confluiscono poi sul giornale e, integralmente, sul sito www.gvonline.it .

 

 

Info 041/959999

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