Il Patriarca ad Assisi: ‘L’Italia ha sete dello stile di vita di Francesco’

Conferenza Episcopale Triveneta

 

Ufficio stampa

 

 

 

Venezia / Assisi, 4 ottobre 2008

 

 

 

Scola ad Assisi: ‘L’Italia ha sete dello stile di vita di Francesco’

 

§        In allegato, con alcune foto dell’evento, il testo integrale dell’omelia del Patriarca di Venezia pronunciata nella messa solenne per la riaccensione della lampada votiva dei Comuni d’Italia, da parte del sindaco di Venezia Massimo Cacciari, con l’olio offerto dal Veneto

 

 

 

 

 

‘Vogliamo guardare a Francesco come al nostro padre e maestro. L’Italia ha sete dello stile di vita che fu di Francesco. Tocca a noi praticarlo, a cominciare da chi tra noi è chiamato a pubblica responsabilità nella Chiesa e nella società’: è un passaggio dell’omelia che il Patriarca di Venezia card. Angelo Scola ha pronunciato questa mattina nel corso della solenne concelebrazione eucaristica svoltasi nella Basilica Papale (Superiore) di S. Francesco ad Assisi, momento culminante del pellegrinaggio ufficiale della regione Veneto per offrire – a nome dell’intera nazione – l’olio per la ‘lampada votiva dei comuni d’Italia’ che arde tutto l’anno sulla tomba di S. Francesco, patrono del nostro Paese.

 

 

 

Il card. Scola ha indicato i tratti fondamentali dello stile di vita del Poverello di Assisi, preziosi ‘per l’edificazione non solo della Chiesa ma, con le debite distinzioni, di tutta la società civile’ secondo ‘un metodo sempre costruttivo, oggi così necessario in tutti gli ambiti dell’umana esistenza’: ‘Anzitutto una compassione che sa chinarsi su ogni creatura, senza orgoglio né separazione. Una compassione sempre più solidale, nella verità, con tutta la debolezza presente nel mondo e anche nella Chiesa. Una compassione sempre più legata al destino buono della creazione che, nel travaglio e nei gemiti del parto, si va lentamente compiendo. In secondo luogo un’indomabile apertura che sa far spazio alla libertà dell’altro ma pienamente consapevole e responsabile della propria fisionomia. In terzo luogo un’instancabile azione di pace, nella coscienza chiara che la sua origine viene da Dio’.

 

 

 

‘L’accensione della lampada – aveva detto il Patriarca all’inizio dell’omelia – e l’insieme dei gesti che la stanno accompagnando sono un fatto corale, religioso e civile che vuol porre con forza un segno di solidità nel travaglio provocato dalle rapide trasformazioni in atto anche nella nostra Italia. Tutti i ‘fondamentali’ che hanno per secoli regolato l’umana convivenza sono oggi messi in questione. È un dato di fatto. Penso al significato del vero, del buono, del bello, al senso della vita e della morte, del matrimonio, della famiglia, dell’identità religiosa e culturale di una nazione, del rapporto con l’ambiente, della costruzione di un solido e durevole equilibrio tra pace, sviluppo e giustizia. Eppure la nostra è un’epoca piena di fascino. È, soprattutto, quella in cui Dio che è Padre ci chiama a vivere’.

 

 

 

Durante la celebrazione, poco prima del canto del Gloria, era stato il sindaco di Venezia Massimo Cacciari a riaccendere la Lampada votiva dei Comuni d’Italia con l’olio offerto dalla Regione Veneto.

 

 

 

Al termine della liturgia eucaristica, sempre nella Basilica Superiore di S. Francesco, sono intervenuti portando i rispettivi saluti padre Marco Tasca, Ministro Generale dell’Ordine  dei Frati Minori Conventuali, il Presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan, il vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino e il sindaco della cittadina umbra Claudio Ricci. A rivolgere il ‘Messaggio all’Italia’ è stato il sen. Maurizio Sacconi – Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali – giunto ad Assisi in rappresentanza del Consiglio dei Ministri.

 

 

 

Nel pomeriggio, di oggi – sabato 4 ottobre – alle ore 16.00, presso la Basilica inferiore di S. Francesco sono infine previsti i Vespri Pontificali in Cappella Papale presieduti da mons. Flavio Carraro, vescovo emerito di Verona. Alle 16.45, infine, ci sarà il corteo religioso – con la partecipazione delle autorità – dalla Basilica inferiore alla Piazza superiore da dove sarà impartita la benedizione all’Italia e al Mondo con l’Autografo della Benedizione di San Francesco. Saranno, inoltre, distribuiti i ramoscelli d’ulivo alle autorità e ai fedeli presenti mentre verrà eseguito il Cantico delle Creature.           

 

   

 

Info 041/959999