Patriarcato di Venezia
Ufficio stampa
Il Patriarca Scola a Porto S. Margherita di Caorle per la consacrazione della nuova chiesa della Croce Gloriosa (domenica 21 giugno – ore 10.00)
Verrà consacrata domenica 21 giugno a Caorle, alle ore 10.00, dal Patriarca di Venezia card. Angelo Scola la nuova chiesa della Parrocchia della Croce Gloriosa di Porto Santa Margherita e Brian.
La nuova chiesa è intitolata a Papa Giovanni XXIII (la prima pietra della costruzione proviene proprio dalla casa di Papa Roncalli), di forma quadrangolare (circa 22 x 21 metri) ha un grande spazio centrale che sarà utilizzato per le celebrazioni in estate, quando l’affluenza è particolarmente elevata, ed un’altra cappella, più piccola e che custodisce il tabernacolo, per le celebrazioni invernali. Pregevoli le vetrate, in cui prevalgono i colori dell’azzurro e del blu, che illuminano l’edificio e raffigurano immagini sacre dell’Antico e del Nuovo Testamento. Il grande porticato, che porta all’ingresso della chiesa, nella stagione estiva diventerà una prosecuzione dell’unica navata. Oltre alla chiesa sono stati costruiti il campanile (alto circa 22 metri) ed altri edifici necessari per la vita della parrocchia: la canonica, la sacrestia, il patronato, una sala parrocchiale capace di ospitare un centinaio di persone ed alcune sale per la catechesi. Tutti i locali sono comunicanti e si affacciano sul chiostro; alle spalle del complesso religioso troverà posto infine un campo sportivo.
«La nuova chiesa di Porto Santa Margherita ha una storia che viene da lontano – racconta il parroco don Antonio Gusso al settimanale diocesano Gente Veneta -. La piccola comunità non ha mai avuto una chiesa, se non una chiesetta all’aperto per il servizio liturgico estivo. Per anni la messa domenicale è stata celebrata in una sala adibita a luogo di culto. Il Patriarca Cè mi aveva inviato a Porto Santa Margherita nel 2000 con il mandato di costruire una chiesa. Un primo progetto era stato bocciato. Ne è nato poi un secondo, l’attuale, che la Conferenza Episcopale Italiana ha finanziato con 1.980.000 euro. Da quel finanziamento siamo partiti con entusiasmo, preparando le fondamenta della nuova chiesa con 400 pali di 13 metri ciascuno. L’architetto Giuseppe Ponticelli ha seguito i lavori, assieme all’ingegnere Giovanni Padovese, come si segue un figlio».