Il Patriarca a Lourdes con i pellegrini veneziani: ‘Siamo figli scelti e amati da quel Dio per il quale nulla è impossibile’

Patriarcato di Venezia

Ufficio stampa

 

Venezia, 15 maggio 2008

 

 

Scola: ‘Siamo figli scelti e amati da quel Dio per il quale nulla è impossibile’

Verso la conclusione il pellegrinaggio diocesano e dell’Unitalsi a Lourdes. La catechesi del Patriarca ai volontari: ‘Siete meravigliosi nel servizio ma siate sempre un po’ inquieti nella vostra fede’

 

 

Sta volgendo al termine, dopo giornate intensissime e di grande coinvolgimento, il pellegrinaggio diocesano e dell’Unitalsi a Lourdes con 1250 pellegrini veneziani guidati dal Patriarca card. Angelo Scola. Numerosissimi sono stati i momenti di preghiera e riflessione che il Patriarca ha condiviso con i vari gruppi di pellegrini, i malati e i molti volontari presenti come personale di servizio: in questi giorni, infatti, nell’ambito del pellegrinaggio veneziano stanno operando a Lourdes ben 122 barellieri, un centinaio di ‘sorelle’, 26 cappellani e 11 medici.

 

Nelle omelie e nelle catechesi il card. Scola – accompagnato in questo viaggio dal vicario episcopale mons. Orlando Barbaro e da mons. Angelo Centenaro – ha invitato soprattutto ad ‘abbandonarsi all’affettuoso e tenero abbraccio di Maria in una preghiera che non pretende e non esige nulla ma desidera solo amare’. Ha richiamato tra l’altro l’episodio evangelico dell’Annunciazione per sottolineare che ‘tutti noi siamo figli scelti, amati e creati da quel Dio per il quale nulla è impossibile’ ma, ha aggiunto, ‘noi uomini moderni tendiamo qualche volta a dimenticarlo. Anche se sbandieriamo la nostra fede, così ragionevole, davanti a chi non ce l’ha o davanti alle scoperte della scienza rimaniamo sempre nella difficoltà a comprendere bene cosa ciò voglia dire’.

 

Nella catechesi rivolta martedì sera ai volontari il Patriarca li ha definiti ‘meravigliosi nel servizio’ e li ha sollecitati ad ‘essere sempre un po’ inquieti nella vostra fede’ citando come esempio la vita di S. Bernadetta che ‘fino alla fine ha continuato ad offrire le sofferenze fisiche ma anche la sua lotta interiore. Ricordatevi sempre che il nostro amore è fatto di segni sempre inadeguati e la strada dell’amore vero è la partecipazione alla morte e resurrezione di Cristo. Non scandalizzatevi se la traduzione nel quotidiano è difficile e non automatica: trasferire nel quotidiano la vostra dedizione, la vostra generosità, il vostro amore è un’impresa ascetica che dura tutta la vita’.

 

Alvise Simonato, direttore dell’Ufficio diocesano pellegrinaggi, racconta che ‘a Lourdes il clima è di grande entusiasmo ed insieme molto composto e regolato da una buonissima organizzazione che riesce ad ordinare la grande massa di pellegrini presenti e il frequente succedersi di numerose liturgie e celebrazioni. Anche chi è venuto per la prima volta sta imparando poco a poco a godere del clima di amore che pervade tutto. Siamo davvero circondati dall’amore e lo vediamo sia in chi ha più bisogno che in chi dona e soprattutto nel continuo riferimento al Signore e nel pensiero costante rivolto alla Madonna’.

 

Il pellegrinaggio diocesano a Lourdes termina, infine, nella giornata di venerdì 16 maggio con una messa conclusiva che precede immediatamente la partenza e il ritorno a Venezia.

  

Info 041/959999

 

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