I Vescovi del Nordest per una nuova laicità (Cavallino, 7 – 9 gennaio 2007)

Conferenza Episcopale Triveneto Ufficio Stampa
Cavallino, 9 gennaio 2007

I Vescovi del Nordest per una nuova laicità

Quale nuova concezione di laicità perseguire oggi in un Nordest e in un’Italia in cui la proposta cristiana per una vita buona si situa in un contesto politico e sociale, economico e culturale di tipo plurale e radicalmente cambiato in questi anni? Attorno a questi temi si è svolto, a Cavallino (Venezia) dal 7 al 9 gennaio, il seminario di due giorni promosso dalla Conferenza Episcopale Triveneto ed aperto ad alcuni sacerdoti e laici impegnati, a diversi livelli, nella pastorale delle quindici diocesi.
La riflessione è stata aperta da due relazioni: la prima, su “Secolarizzazione e laicità”, è stata tenuta da Francesco Botturi, docente di Filosofia morale all’Università Cattolica di Milano; la seconda, su “Principio di laicità e ordinamento democratico”, da Lorenza Violini, docente di Diritto Costituzionale all’Università Statale di Milano.
Dopo un’analisi dettagliata delle linee emergenti nel contesto internazionale sulla laicità (in Francia, Germania e Stati Uniti ecc.), l’intervento di Botturi ha posto l’accento sul fatto che, in Italia, alla diffusa polemicità non corrisponda una reale ricchezza e profondità di dibattito.Va riscoperta, quindi, per Botturi una nuova laicità a partire dal valore primario e generale del bene comune nel quale si possono giocare, rispettando le procedure democratiche, tutte le identità presenti nella società pluralista. Il contributo di Lorenza Violini ha poi mostrato come, in Europa e negli Usa, i diversi ordinamenti giuridici si misurano concretamente, nel rispetto della laicità, di fronte ad alcune questioni scottanti (ad es. i simboli religiosi, leggi eticamente sensibili, il pluralismo scolastico ecc.).
A partire dagli spunti offerti si è aperta un’approfondita e vivace analisi della realtà: vescovi e convegnisti hanno così riletto e messo in comune le loro esperienze di vita concreta a livello di comunità parrocchiali e diocesane, ogni giorno provocate da problematiche inerenti la tutela della vita dal concepimento alla fine naturale, il lavoro, l’educazione, la famiglia, i rapporti con il territorio e le istituzioni ecc.
Le testimonianze dirette dei presenti hanno fatto emergere la complessità della realtà di oggi e il profondo cambiamento avvenuto nel modo di concepire l’uomo, l’amore, le relazioni sociali e la distinzione tra diritti e desideri. Ciò non spaventa la Chiesa che percepisce questa realtà – che intende conoscere sempre di più – come un “positivo” nel quale giocarsi completamente affinché la proposta cristiana non suoni mai acritica o sganciata dall’esperienza concreta delle persone ma metta sempre in luce il nesso tra fede e vita.
Anche sulla spinta del recente Convegno ecclesiale nazionale di Verona, i vescovi del Triveneto hanno rilanciato l’opera e il ruolo: – della Facoltà Teologica del Triveneto come luogo di formazione ed educazione all’analisi critica, in senso evangelico, della realtà; – dell’Osservatorio giuridico della Cet per il Veneto, di recente costituzione, come strumento ulteriore di conoscenza ed approfondimento legislativo su questioni sempre più incalzanti; – del Progetto culturale della Chiesa italiana, da riprendere e mediare a livello locale; – dei mass media diocesani per la promozione di una migliore conoscenza e comunione; – del lavoro delle commissioni pastorali trivenete sui diversi ambiti di competenza, ad es. scuola, famiglia, comunicazioni ecc.; – delle parrocchie, in particolare nella loro dimensione missionaria.

Info 041/959999

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