Comunicato dell’Ufficio stampa del Patriarcato di Venezia sullo spettacolo Messiah Game programmato dalla Biennale Danza di Venezia

Patriarcato di Venezia Ufficio stampa Venezia, martedì 19 giugno 2007 Comunicato stampa Di fronte all’esplicita intenzione provocatoria ed offensiva della fede cristiana da parte dello spettacolo Messiah Game, proposto dalla Biennale Danza per i giorni 27 e 28 giugno, è opportuno interrogarsi sulla consistenza di tale iniziativa. In difesa di questo spettacolo si è parlato di ‘libertà di espressione artistica’ e di inopportunità di ‘censura preventiva’. Quanto alla prima l’identificazione degli intenti provocatori e offensivi con la libertà di espressione sembra nascondere un’incapacità di trovare e proporre nuovi linguaggi artistici che rispondano realmente alla sensibilità contemporanea. Quanto alla questione dell’eventuale censura preventiva è importante ricordare che lo spettacolo proposto risponde ad una scelta precisa da parte della direzione della Biennale Danza. Tale scelta di fatto non ha tenuto in considerazione il contesto sociale e culturale, veneziano e internazionale, che conta una rilevante presenza di cristiani per i quali un tale spettacolo risulta oggettivamente offensivo. Ci si augura, quindi, che lo spettacolo sia sospeso, come già successe a Strasburgo. Sarebbe triste dover constatare nell’arte contemporanea una deriva provocatoria ed offensiva. Essa lederebbe la società plurale in cui viviamo, società chiamata a vivere laicamente, cioè nella conoscenza e nel rispetto reciproci, evitando l’irrisione dell’identità e dei valori altrui.

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