Come comunicare la fede ai più piccoli? Convegno d’inizio anno pastorale a Cavallino con il Patriarca

Patriarcato di Venezia Ufficio stampa
Venezia, 14 settembre 2006

Come comunicare la fede ai più piccoli? La Chiesa di Venezia, all’inizio del nuovo anno, si interroga sul cammino dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie. Duecento persone, in rappresentanza della diocesi di Venezia, ne discuteranno durante il convegno d’inizio anno pastorale di venerdì 15 e sabato 16 settembre, presso la Casa diocesana di spiritualità S. Maria Assunta a Cavallino. Sarà presente ai lavori anche il Patriarca Angelo Scola.

Perché ancora così numerose famiglie iscrivono i loro figli al catechismo? Cosa c’è dietro questa scelta? Come le comunità parrocchiali accolgono i bambini e i ragazzi accompagnandoli nella loro formazione? E le loro famiglie? Da qui partirà il grande convegno diocesano che, di fatto, dà il via ufficialmente ed intona il nuovo anno pastorale 2006/2007 del Patriarcato di Venezia. Due giorni di riflessione ed approfondimento su temi e domande fondamentali per la vita di una comunità cristiana, non per inventare strategie o piani, ma per andare a fondo del valore della testimonianza di fede ai più piccoli:
 quali metodi educativi e percorsi formativi propongono attualmente le comunità parrocchiali?  quali e quante famiglie chiedono il catechismo per i loro figli e perché?  come ci si relaziona con le famiglie che si rivolgono alle parrocchie per chiedere il battesimo, la cresima e la comunione per i loro figli?  come le singole comunità cristiane sono coinvolte ed impegnate in questo campo?
Il titolo ‘Come introdurre e accompagnare i bambini, i fanciulli e i ragazzi all’incontro personale con Cristo nella comunità cristiana: criteri e notazioni pratiche’ sarà sviluppato a Cavallino (presso la Casa diocesana di spiritualità S. Maria Assunta in via Fausta 278) da venerdì 15 a sabato 16 settembre. Saranno presenti circa duecento persone in rappresentanza dell’intera diocesi di Venezia nelle sue diverse realtà ed aggregazioni: il Patriarca card. Angelo Scola e il Consiglio episcopale; i vicari foranei e i direttori degli uffici di Curia; il Consiglio presbiterale e quello pastorale diocesano; la Consulta delle aggregazioni laicali e la Commissione diocesana dei gruppi d’ascolto; i rappresentanti delle parrocchie.
Sabato – alle ore 12.00 – è previsto un momento di incontro con i giornalisti per la presentazione delle conclusioni dei lavori.
‘In molti ci hanno segnalato più volte – spiega mons. Silvano Brusamento, vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi motivando così la scelta del tema – le crescenti difficoltà e la fatica nel fare catechesi ai ragazzi che ricevono l’iniziazione cristiana. Talora dai ragazzi, e più spesso ancora dalle loro famiglie, tutto o quasi è visto esclusivamente in funzione dell’ottenere il sacramento e non della formazione della persona. Si sperimenta poi la necessità ma anche la difficoltà di coinvolgere le famiglie stesse. E’ quindi fondamentale ripartire con un serio cambiamento di mentalità e rimettendo al centro la comunità cristiana’.
Don Valter Perini, segretario del Consiglio episcopale e della Visita pastorale, da 11 anni direttore dell’Ufficio diocesano per l’evangelizzazione e la catechesi, osserva inoltre: ‘L’iniziazione cristiana dei bambini e dei ragazzi è spesso avvertita come il nodo bloccato della pastorale. E sappiamo poi che, se vogliamo introdurre nella fede e nella comunità cristiana i ragazzi, non possiamo prescindere dalle loro famiglie le quali, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno una domanda implicita di riscoprire dalle fondamenta la propria fede. Pensiamo, quindi, a due cammini paralleli da svolgersi all’interno della comunità cristiana e che si influenzino positivamente. La trasmissione della fede oggi richiede sempre più non solo persone preparate culturalmente ma figure vere di educatori. E a volte sono proprio queste che non si trovano”.

Info 041/959999

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