Patriarcato di Venezia
Ufficio stampa
Venezia, 16 dicembre 2011
Centinaia di bambini a S. Marco, per incontrare il ‘profugo’ Gesù e i profughi di oggi
· Nel pomeriggio di domenica 18 dicembre a Venezia l’Incontro della Carità sul tema ‘Prossima fermata: Betlemme’
· All’iniziativa è connesso un gesto di carità: una raccolta ‘mirata’ di alimenti e vestiario per i profughi presenti sul nostro territorio
‘Prossima fermata: Betlemme’ è il motto che accompagnerà il percorso veneziano di centinaia di bambini delle scuole elementari, provenienti dalle varie zone del Patriarcato ed accompagnati da genitori ed educatori, nel pomeriggio di domenica 18 dicembre prima verso la chiesa parrocchiale di S. Moisè e poi verso la basilica cattedrale di S. Marco per vivere l’edizione 2011 dell’Incontro della Carità.
Il tema generale della ‘via’ e del ‘viaggio’ guiderà così piccoli e grandi ad una doppia attenzione. ‘Durante l’incontro – spiega infatti Anna Marchiori dell’Ufficio diocesano per l’evangelizzazione e la catechesi / Coordinamento pastorale dei bambini che organizza il tutto insieme a Caritas diocesana e San Vincenzo Mestrina – saremo invitati a guardare alla Santa Famiglia di Nazaret, costretta a fuggire in Egitto per scappare all’azione violenta di Erode. In questo episodio della vita di Gesù bambino possiamo vedere riflessa la condizione dei numerosi profughi arrivati in Italia negli ultimi tempi, soprattutto dall’Africa, che sono stati accolti in molte diocesi, tra cui la nostra. L’ospitalità nei loro confronti è per noi un gesto di fraternità cristiana con cui dare forma concreta all’attesa e alla gioia della venuta di Gesù tra noi’.
Sono invitati a questo tradizionale appuntamento ‘natalizio’ tutti i bambini dai 6 ai 10 anni insieme ai loro genitori, catechisti, educatori, capi-scout, insegnanti, sacerdoti, religiosi e religiose. Il ritrovo è fissato stavolta presso la chiesa veneziana di S. Moisè dove già alle 15.00 ci sarà l’accoglienza dei gruppi, provenienti dalle varie zone del Patriarcato, e alle 15.30 si comincerà con un momento dedicato alla conoscenza e alla testimonianza di alcuni profughi ospitati in strutture diocesane. Ci si sposterà quindi a piedi, passando per la piazza, verso la basilica di S. Marco dove si svolgerà la seconda parte dell’incontro.
Come ogni anno, un gesto di carità accompagna l’appuntamento e sarà una raccolta ‘finalizzata’ per rendere concreta ed esplicita l’ospitalità ai profughi attualmente presenti sul territorio veneziano. I materiali utili e consigliati da raccogliere e portare a S. Marco sono: farina di semola, olio di palma (eventualmente olio di semi di girasole, altrimenti olio di oliva), riso allungato (tipo basmati), jam jam (simili a delle grandi patate che si trovano negli african-food) o fagioli secchi (di quelli ‘con l’occhio’). O anche vestiario – giubbotti e piumini da uomo (taglie dalla M alla XL) – purché nuovo o, se usato, in ottimo stato.
‘Questo tempo d’Avvento – segnalano ancora gli organizzatori – è colorato in modo speciale per la Chiesa veneziana dall’attesa del nuovo Patriarca. Il clima di preghiera natalizia, che caratterizza questo appuntamento per i più piccoli, si arricchirà di quest’ulteriore intenzione. Ci riuniremo nella cattedrale, sede del vescovo e che ha ospitato tantissimi incontri del genere, aiutati dai delegati patriarcali mons. Perini e mons. Pistolato. Aspettiamo tutti con gioia’.