Patriarcato di Venezia Ufficio stampa
Mestre-Venezia, 4 marzo 2005
In che cosa crede la gente di Venezia? A questa e simili domande prova a rispondere un’indagine, avviata in questi giorni dall’Osservatorio Socio-Religioso del Triveneto, fatta su un campione di 2.000 persone residenti nel territorio del Patriarcato di Venezia. Contenuti e modalità del questionario in anteprima su Gente Veneta
Parte in questi giorni, su tutto il territorio diocesano, un’indagine a campione sulla fede commissionata dal Patriarcato di Venezia e condotta dall’Osservatorio Socio-Religioso del Triveneto (Osret). Duemila questionari arriveranno, infatti, ad altrettante persone residenti in diocesi e a ciascuna di esse, scelte in modo del tutto casuale, sarà chiesto di rispondere ad una serie di domande sulla fede e sul peccato, sull’immagine di Dio e dell’aldilà, sulla Chiesa Cattolica, sulla pratica religiosa e sui rapporti con i preti, le suore e i religiosi. L’intento della ricerca – come spiega il presidente dell’Osret Alessandro Castegnaro sul nuovo numero del settimanale diocesano Gente Veneta che anticipa alcuni contenuti del questionario – è provare a sondare la fede e la religiosità di quanti abitano in questa porzione di Nordest e scoprire quanto l’esperienza della fede pesa ed influisce realmente nella vita delle persone.
Tale indagine andrà così ad integrare i risultati emersi dalla raccolta di dati sulla frequenza alla messa domenicale (già realizzata in tutte le chiese del Patriarcato il 14 novembre 2004) e che saranno resi noti alla fine di marzo.
Info 041/959999
Alcune note tecniche sullo svolgimento dell’indagine: Il questionario, intitolato ‘Credere / non credere: indagine sull’esperienza religiosa’, è composto da un’ottantina di domande sui temi sopra delineati; si calcola che sarà necessaria all’incirca un’ora per la compilazione. Il campione di 2.000 persone è stato estratto in base agli elenchi elettorali dei singoli comuni e poi scelto in base all’età (dai 18 ai 74 anni) e al comune di residenza in modo da avere un quadro il più possibile rappresentativa dell’intero territorio diocesano. Sono entrate, quindi, a far parte del campione sia persone frequentanti che non frequentanti, cattolici e non. Alle persone prescelte giungerà a casa, tramite lettera, la richiesta di compilare il questionario. In seguito alcuni giovani (opportunamente identificati) consegneranno direttamente il questionario a casa e forniranno anche le istruzioni necessarie alla compilazione; ritorneranno poi, dopo qualche giorno, per ritirarlo in busta chiusa in modo da garantire la riservatezza delle risposte. Le fasi di consegna, compilazione e ritiro del questionario partono già in questi giorni per concludersi entro la prima metà del mese di aprile.