Pellegrinaggio dei giovani alla Madonna della Salute – testo introduzione


Alcuni amici che hanno partecipato al gesto del 20 novembre ci hanno chiesto il testo letto all’inizio in campo S. Agnese… Eccolo! E in allegato il PDF 😉

 

INTRODUZIONE AL PELLEGRINAGGIO

Chissà quali sogni e quali speranze, quali dubbi e quali paure, quali progetti, animavano il cuore di Maria in quei giorni. Chissà a cosa pensava… Ma almeno un po’ lo possiamo intuire: pensava, come ogni ragazza ormai vicina alla vita adulta, a quelli che sarebbero stati i suoi prossimi anni, pensava al suo promesso sposo… alle sfide che si sarebbero aperte innanzi a loro. Ed ecco, mentre la sua mente ed il suo cuore si popolavano di domande, d’improvviso, quell’incontro misterioso… l’Angelo, e quelle parole indicibili. Il Signore Dio, Dio stesso, la abbracciava e spalancava davanti a lei, a lei così piccola, le porte della Vita rendendola partecipe di un Mistero infinito.

Il Signore si manifesta così: inatteso e imprevisto irrompe nella vita degli uomini… Anche nella tua vita di giovane! Il Signore prende ciascuno di noi alla sprovvista nella nostra quotidianità, come è accaduto anche a quel funzionario etiope, ve lo ricordate? Il ministro della regina Candace, che mentre viaggiava sul carro lungo una strada polverosa e solitaria della Palestina, si domandava se davvero potesse esistere qualcuno capace di dare pace al suo cuore, sollievo alla sua anima. Ed incontrò il volto del diacono Filippo, che gli fece conoscere Gesù.

Allora ci rivolgiamo a te Madre santa, Madre nostra! Anche noi siamo qui con i nostri sogni, con le nostre speranze e le nostre paure. E siamo qui in una città ferita che di colpo, come l’irrompere della marea incontenibile, ci ha messo davanti agli occhi la fragilità nostra e della nostra terra. Siamo qui allora con le nostre domande… quelle domande che gridano il bisogno che un senso davvero ci sia nelle cose che capitano. Siamo qui con quelle domande che rendono la nostra vita (e quella di tanti fratelli) inquieta, se si ha il coraggio di starci davanti. Quelle domande che faticano così tanto a trovare risposta!

Tu, Maria, hai avuto risposta! L’Arcangelo Gabriele ti è venuto incontro per farti gustare l’abbraccio di Dio, l’abbraccio da cui tutto è iniziato… ma quanto hai dovuto camminare! E in fretta! Anche l’etiope – un eunuco, un uomo ferito e incompleto – ha dovuto intraprendere il suo lungo viaggio… e ha incontrato Filippo!

Vergine Madre! Anche noi siamo stati abbracciati da Dio, anche a noi il Signore ha spalancato le porte della Vita. È accaduto per la prima volta nel giorno del nostro Battesimo. Tutto da lì ha avuto inizio. È vero: lì è l’origine della nostra speranza, della nostra fiducia… ma come siamo distratti! Come è facile dimenticarsi che siamo figli di Dio! Aiutaci tu, o madre, che sei l’aiuto dei cristiani. Ci mettiamo in cammino, dunque, dietro di te… per domandare la grazia di rendere più vibrante e più cosciente il nostro cuore.

Abbiamo bisogno di una fiducia sempre nuova. Quella fiducia che si comunica vivendo e che si fa dono per tutti gli uomini e tutte le donne che in questo mondo sono per noi fratelli e sorelle. Perché il mondo intero ha bisogno di questa fiducia. Il mondo intero l’attende… anche senza saperlo.

È bello, cari amici, essere accompagnati in questo pellegrinaggio da chi ci è padre nella fede, il nostro Patriarca Francesco. Ed è bello avere come compagna nel cammino Suor Maria Angela che nella sua vita ha camminato a lungo (e in fretta!) per comunicare a tutti la fiducia e la gioia che hanno conquistato il suo cuore.