L’esperienza di Anna Pasqualetto, tirocinante presso Caritas Veneziana

Mi chiamo Anna e sono una studentessa del corso di Laura Magistrale “Lavoro, cittadinanza sociale e interculturalità” dell’Università Ca’ Foscari. La decisione di svolgere le 250 ore di tirocinio curriculare all’interno di Caritas Veneziana, sorge dal mio personale interesse sul tema dell’immigrazione in tutti i suoi aspetti che qui ha trovato terreno fertile.
Dopo alcuni rallentamenti dovuti al Covid – 19 e relative “zone rosse”, ho finalmente iniziato il mio tirocinio ad aprile, con tanto entusiasmo, ma anche con il timore di non essere all’altezza.
Fortunatamente il mio inserimento nell’equipe è stato immediato, grazie alla disponibilità degli operatori che mi hanno fin da subito accolta nel gruppo. Il mio tirocinio è stato vario e durante questi mesi ho preso parte a diversi servizi e attività svolti da Caritas. In particolare, sono stata coinvolta nei progetti Corridoi Umanitari e APRI che propongono l’avvio di percorsi finalizzati all’accoglienza e all’inclusione di migranti, attraverso la partecipazione e la sensibilizzazione di volontari e di comunità parrocchiali del territorio.
Ho potuto assistere anche ad alcuni colloqui del Centro di Ascolto, qui sono molte le persone che si presentano bisognosi di una relazione di aiuto . Affiancando gli opera tori ho potuto ascoltare le storie di tante persone che non lasciano indifferenti , apprendendo i disagi con cui si scontrano quotidianamente.
Anche grazie ai colloqui del progetto “Fondo San Nicolò” – un sostegno economico per chi ha avuto gravi difficoltà  economiche a causa della pandemia – ho constatato come l’ascolto attento degli operatori fosse finalizzato ad individuare un possibile percorso da intraprendere, che andasse al di là del mero contributo economico. L’azione dell’operatore infatti, verte nell’instaurare una relazione di aiuto, attraverso l’empatia, basata sulla fiducia e sull’ascolto, ma che non può esimersi dal lasciare al prossimo la piena di libertà di agire, anche se ciò comporta delle delusioni. Caritas è un vero punto di riferimento per chiunque si trovi in una situazione di marginalità e necessiti di aiuto. Ed è proprio questo che mi ha spinta a scegliere come percorso di studi servizi sociali, poiché credo fermamente nell’importanza dell’aiutare il prossimo. Ciascuno di noi può esser e soggetto a fallimenti o trovarsi in una situazione di difficile risoluzione, ma credo anche che ognuno abbia diritto al cambiamento e ad una vita dignitosa che sappia valorizzare le potenzialità individuali. Durante questi mesi mi sono confrontata con chi si trova in gravi difficoltà economiche, abitative o sociali, chi ha difficoltà con il rilascio dei documenti, chi è stato nell’ombra per anni e ora vuole tornare alla luce per non sentirsi più escluso, o chi semplicemente ha bisogno di qualcuno che lo sappia ascoltare. Gli utenti che abitualmente passano per gli uffici di Caritas, possono contare su operatori che fanno della carità e solidarietà elementi essenziali del loro operato, senza mai tirarsi indietro e cercando una possibile soluzione pe r chiunque bussi alla porta.​
È stato un bellissimo percorso di grande arricchimento, sia sull’aspetto umano sia professionale. Ho potuto immergermi in tante situazioni diverse, lavorando su me stessa , mettendo in campo le mie conoscenze teoriche e facendo tesoro del lavoro e dell’esperienza degli operatori di Caritas , nella speranza che questo sia solo il punto di partenza del mio percorso professionale.
Anna Pasqualetto