Inaugurata Casa san Giuseppe alle Muneghete

Lavori ultimati al convento veneziano, solidarietà e ospitalità tornano all'ex Muneghette - La Nuova di Venezia VeneziaIl progetto “Casa San Giuseppe” desidera offrire un metodo e uno strumento per il servizio della carità della Chiesa che in Venezia, specificamente per la zona pastorale insulare che comprende il centro storico e le isole lagunari. Esso intende rilanciare criteri, priorità e proposte perché la comunità cristiana possa essere aiutata a vivere la carità (diakonia) in maniera organizzata come “espressione irrinunciabile della sua stessa essenza” (DCE 25).

Fulcro di tale progetto sarà l’edificio ex “Pensionato Le Muneghete” di proprietà dell’IRE, ora IPAV, a Venezia nel sestiere di Castello, che si presenta come una struttura di valore architettonico, sviluppata attorno a un grande cortile privato, composta di tre piani con stanze, di diversa ampiezza, servizi igienici e cucine comuni. Il Patriarcato di Venezia, che ha ottenuto tale immobile in comodato d’uso gratuito per trent’anni, si è impegnato in un’importante ristrutturazione il cui progetto è stato affidato allo Studio Zordan di Venezia.

A Casa san Giuseppe si puòrà trovare:

Al piano terra:

  • La Cappella Redemptoris Custos che costituisce come il centro di propulsione della Casa;
  • Il Centro di Ascolto;
  • Refettorio Betania.
  • La sede della San Vincenzo;
  • Gli spazi della Caritas Veneziana;
  • La cucina comune per i servizi di refezione;

Al primo piano:

  • Dimora Santa Bakhita. L’accoglienza per le donne in momentanea difficoltà abitativa o senza fissa dimora.
  • Consultorio Santa Maria Mater Domini.
  • La zona abitativa per la residenza di una famiglia e che preveda anche uno spazio per eventuali progetti di accoglienza di minori;
  • Alcune sale per la formazione di volontari e operatori;

Al secondo piano:

  • Dimora Betlemme La struttura metterà a disposizione 7 stanze con servizi privati e un bilocale per l’accoglienza di persone o piccoli nuclei famigliari in temporanea difficoltà abitativa. Una particolare attenzione potrà essere riservata anche ai genitori separati.
  • Dimora san Giovanni Paolo II: uno spazio in autogestione per piccoli gruppi (max 12 persone) che desiderano vivere una esperienza integrale di carità con tempi di servizio, di condivisione fraterna e di formazione.