Cammino di Avvento 2015 e Quaresima 2016_ragazzi

AVVENTO e NATALE 2015 – anno C

Il cammino che vi proponiamo per l’Avvento e il Natale non può ovviamente prescindere dall’anno giubilare indetto da Papa Francesco che ci apprestiamo a vivere assieme a tutta la Chiesa sparsa nel mondo. Nel nostro Patriarcato si aprirà ufficialmente la porta santa della Cattedrale di San Marco domenica 13 dicembre.

Caratteristica fondamentale di Dio, la MISERICORDIA è forse una parola poco in uso tra i preadolescenti, ma possiamo aiutarli a distinguere al suo interno i termini che ce la restituiscono in un duplice significato: MISER (povero) COR (cuore). La Misericordia è tradotta spesso con “com-passione” (altro termine composto da tradurre, ma forse più conosciuto) perciò possiamo dire che i poveri trovano “casa” nel cuore di Dio… perchè il cuore di Dio batte per i poveri.

Partendo come sempre dai Vangeli delle quattro domeniche d’Avvento, scopriamo allora che siamo chiamati un po’ alla volta ad “allenare” il nostro di cuore, liberandolo da pesantezze e pigrizie, per predisporlo alla venuta di Gesù con la stessa totale disponibilità di Maria.

L’ascolto della Parola e l’esercizio nel metterla in pratica siamo convinti offrano questo corretto allenamento, ovvero la possibilità di sincronizzarci con il ritmo del cuore di Dio, il solo capace di donarci pace e allo stesso tempo contagiare di gioia evangelica i fratelli e le sorelle che ci stanno a fianco.


QUARESIMA e SANTA PASQUA 2016 – anno C

SECONDO PASSO verso la Festa dei Ragazzi 2016 ‐ Per il cammino di Quaresima e in vista della Santa Pasqua, ci attende un percorso liturgico che assume i tratti e la sensibilità propria dell’evangelista Luca (il cantore della tenerezza e della misericordia del Padre) che ci esorta a vivere questo allenamento della sincronia con il cuore di Dio nei gesti ogni giorno: le OPERE DI MISERICORDIA corporale e spirituale.
L’ambientazione matematica scelta per il percorso giubilare 11‐14 anni ci mette davanti ora la SOTTRAZIONE. Come afferma mons. Betori, Vescovo di Firenze: «nella prospettiva della Pasqua, la quaresima non appare come la sottrazione di qualcosa, un ennesimo ‘no’ detto ai desideri dell’uomo ‘come accusano molti’, ma, al contrario, un pieno ‘sì’ alla vita e alla sua felicità, che scaturisce dal ‘sì’ di Dio all’umanità».