Preghiera del Patriarca al Santissimo Redentore (Venezia, 16 luglio 2017)
16-07-2017

 

Preghiera al Santissimo Redentore 2017

 

O Santissimo Redentore, a Te, anche in questa sera, come avviene da oltre quattro secoli, s’innalza fiduciosa la preghiera della città di Venezia.

Guardiamo a Te, affinché Tu guardi a noi, alle nostre famiglie, ai nostri bambini e ai nostri giovani, ai nostri anziani e ai nostri malati.

Affidiamo a Te le nostre famiglie, dalle quali si origina l’umana convivenza; l’uomo e la donna sono, infatti, chiamati a collaborare al tuo progetto creativo, donando il bene inestimabile della vita da cui origina ogni altro bene.

Oggi più che mai la vita è un bene prezioso da accogliere, tutelare, promuovere dal concepimento al naturale spegnersi.

Rispettare, amare la vita, promuoverne la cultura, soprattutto se la vita è fragile e provata, vuol dire spargere semi di pace.

O Santissimo Redentore, non far mancare – neanche oggi – alle nostre genti, oneste e laboriose, il bene di un lavoro dignitoso, onesto e sicuro; senza di esso, infatti, non è possibile progettare la vita. Concedici un benessere sobrio, capace di aiuto verso i bisognosi.

Ti chiediamo infine, o Santissimo Redentore, per intercessione della Madonna della Salute, di non far mancare il grande bene di santi pastori per la tua gloria, al servizio dell’intera comunità, e di benedire l’amata e per noi carissima città di Venezia, i suoi abitanti, chi l’amministra e quanti numerosi la visitano. Così sia.

 

                  + Francesco Moraglia, patriarca

(con indulgenza)