"Ethics, conomics, Politics. Prospettive etiche". Intervento al Fourth World Conference on the Future of Science "Food and Water for Life" (Venezia, 27 settembre 2008)
27-09-2008

Fourth World Conference on the Future of Science

 

Food and Water for Life

 

September 24th ‘ 27th, 2008 ‘ Fondazione Giorgio Cini, Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia

 

 

Ethics, Economics and Politics

 

Saturday September 27th, 2008

 

 

Prospettive etiche

 

 

+ Angelo Card. Scola

 

Patriarca di Venezia

 

 

1. La fecondità dell’etica

 

«Dar da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati», due importanti opere di misericordia corporale, non esprimono solo la legge elementare della carità cristiana personale e sociale, ma indicano all’evidenza la base materiale primaria della giustizia sociale. Acqua e cibo sono beni essenziali, indispensabili alla vita. Inoltre sono condizioni per salvaguardare la pace nel nostro mondo. È ancora attuale il titolo con cui si conclude l’enciclica Populorum progressio di Paolo VI: ‘Lo sviluppo è il nuovo nome della pace‘.

 

Se non sono garantiti il diritto all’acqua e ad una alimentazione adeguata, viene concretamente negato ogni valore alla dignità umana e viene meno la più elementare tutela dei diritti umani.

 

Nell’anno in cui si celebra il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e nei giorni in cui si sta discutendo sulla Dichiarazione del Millennio, è doveroso affermare che i singoli paesi, la comunità internazionale e tutte le persone di buona volontà compiano ogni sforzo per garantire ad ogni essere umano l’accesso all’acqua e al cibo. Questa affermazione, nella sua apparente ovvietà, individua la prospettiva etica, propria del mio intervento. Il fatto che l’etica non si occupi direttamente degli aspetti tecnici relativi al ‘come’ tale scopo possa essere raggiunto non significa che essa si limiti a semplici esortazioni. L’etica, e soprattutto l’antropologia che essa sempre sottende, comunque la si voglia intendere nella nostra società plurale, non è pura cosmesi della tecnoscienza. Al contrario, senza riferimento ad un sistema equilibrato di diritto e giustizia, che non può mai ultimamente prescindere dall’etica/antropologia, l’accesso universale al cibo e all’acqua, così come il necessario e sostenibile sviluppo, finisce su sentieri interrotti…

(il testo completo dell’intervento è nel file allegato)