Messaggio del Patriarca ai turisti
Messaggio

I cristiani del Patriarcato di Venezia accolgono con particolare gioia gli ospiti italiani e stranieri che trascorrono le vacanze in mezzo a loro.

Le bellezze naturali, artistiche, storiche e culturali, così come il passato ed il presente di Venezia e del suo territorio offrono un contesto straordinario ed unico nel suo genere, per favorire il ritemprarsi delle energie corporali e spirituali. Tuttavia, riposare non può essere un passivo lasciarsi andare a rapporti occasionali o un subire meccanicamente le circostanze. Riposare è un’iniziativa dell’uomo, che domanda di conseguenza creatività e perciò libertà. Il tempo del riposo, infatti, è un tempo che consente una maggiore iniziativa. Permette di scegliere di più e meglio rispetto a quanto normalmente si può fare durante l’anno, quando il ritmo del lavoro e la vita domestica premono con esigenze ed impegni spesso improrogabili. Il modo con cui si fa vacanza rivela pertanto il valore che si dà alla propria vita e alla propria persona. In concreto, esprime l’effettiva capacità di amare, di lavorare, di costruire, di soffrire, di lottare, e così via’ il posto che gli altri – soprattutto i più prossimi – occupano nella propria vita, il peso che Dio ha in essa. In una parola il modo con cui si trascorre la vacanza e ci si ‘di-verte’ rivela fino in fondo a me stesso chi io sono veramente.

Il tempo del riposo visto in questa luce chiede di diventare tempo di amicizia, occasione per allacciare nuovi rapporti, per meglio conoscere l’umano, per aprirci al bisogno dell’altro in tutte le sue manifestazioni, per vivere le dimensioni del mondo.

La Chiesa di Dio che è in Venezia – nella città lagunare con la sue straordinarie bellezze naturali ed artistiche, così come sul litorale con la ricchezza delle proposte balneari ed ecologiche, lungo la Riviera del Brenta, così come nella ‘città nuova’ di Mestre – volentieri si offre di accompagnare chiunque lo desideri alla ricerca di un riposo che rigeneri in profondità. Essa offre per questo occasioni di incontro quali la celebrazione della Santa Messa, l’Adorazione eucaristica e la visita al Santissimo Sacramento, il sacramento della Confessione e la disponibilità di sacerdoti all’ascolto, la preghiera mariana, l’incontro con testimoni di fede, il dialogo e i dibattiti sui problemi più acuti della vita sociale e culturale di oggi, le forme caritative di partecipazione e di attenzione al bisogno degli ultimi, la conoscenza e la scoperta dell’azione dei molti missionari che operano nel mondo’

Proponendo con umiltà alla libertà di ciascuno questi gesti la Chiesa veneziana vuol farsi eco della celebre risposta di Gesù ai suoi amici. Quando Andrea e Giovanni, desiderosi di stare con Lui perché colpiti dalla sua straordinaria umanità, gli chiesero: «Maestro, dove abiti?» Gesù rispose: «Venite e vedrete». E l’evangelista Giovanni annota che quel giorno stettero a casa sua fino alle «quattro del pomeriggio» (cfr Gv 1, 38-39). Se vi farà piacere, volentieri staremo con voi per qualche tempo in nome di Gesù e di Sua madre Maria.

Di cuore Vi saluto e Vi benedico

Venezia, 8 maggio 2005
Solennità dell’Ascensione del Signore

20-06-2005