Ridisegnata la geografia del Patriarcato di Venezia: i Vicariati (da 13) diventano 9

Cambia, almeno in parte, la “geografia” interna della Diocesi di Venezia che risulterà ora suddivisa territorialmente in 9 Vicariati e non più in 13 come era stato – sino ad oggi – in questi ultimi anni. Lo ha comunicato il Vicario episcopale per la pastorale don Daniele Memo durante l’incontro d’inizio anno del Patriarca con il clero diocesano che si è svolto giovedì 3 ottobre nella basilica cattedrale di S. Marco.

Le novità introdotte – che arrivano dopo una serie (non semplicemente formale) di passaggi e consultazioni che hanno coinvolto, nei mesi scorsi, i vari organismi di partecipazione – riguardano, in particolare, le realtà del centro storico di Venezia e l’area di Mestre. A Venezia, infatti, parrocchie e collaborazioni pastorali saranno riunite in due soli vicariati, “disegnati” nei loro confini principalmente dal Canal Grande: il primo raggruppa S. Marco – Castello con Cannaregio – Estuario ed anche il Lido; il secondo (confermato) è quello di S. Polo – S. Croce – Dorsoduro.

In terraferma si va a formare un maxi Vicariato che ne riunisce tre ed arriva a mettere insieme una popolazione di quasi 130mila abitanti: la nuova grande realtà territoriale sarà formata dagli ormai ex vicariati di Mestre, Carpenedo e Castellana. Rimangono, invece, inalterati gli altri tre vicariati di Favaro – Altino, Marghera e Gambarare (Riviera). Nessun cambiamento, infine, per la zona del Litorale che mantiene i suoi tre vicariati “classici”: Jesolo – Cavallino Treporti, Eraclea e Caorle.

«La riconfigurazione dei Vicariati – osserva il Vicario per la pastorale – si comprende nel contesto del cammino della nostra Chiesa di Venezia, caratterizzato dalla nascita delle collaborazioni pastorali e che chiedevano di ripensare la struttura, i compiti e il ruolo del Vicariato. Il confronto con gli organismi diocesani di partecipazione ha evidenziato l’opportunità di definire due vicariati per Venezia e di creare un unico vicariato che raccolga la realtà mestrina, considerando opportuno che gli altri vicariati, espressione di zone della Diocesi con caratteristiche particolari, mantenessero la loro precedente fisionomia».

Nel frattempo è stata avviata una consultazione – coordinata dai Vicari foranei uscenti – per raccogliere, in ciascuna delle nove rinnovate realtà territoriali, indicazioni e preferenze da sottoporre al Patriarca Francesco in vista della nomina dei nuovi Vicari foranei. Il tutto dovrebbe compiersi già entro i prossimi giorni, in questo mese di ottobre.

Alessandro Polet

(da Gente Veneta n. 36/2019)