Prima edizione del premio “Laudato si’ – Venezia: i giovani per l’ambiente”, promosso dalla Rete della Pastorale sociale e del lavoro: vince una tesi sull’impatto ambientale nelle superfici lapidee dei palazzi veneziani

Una tesi che propone una particolare, economica ed agile valutazione degli impatti ambientali sulle superfici lapidee degli edifici storici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha vinto la prima edizione del premio “Laudato si’ – Venezia: i giovani per l’ambiente” promosso dalla Rete di importanti attori della società civile del territorio veneziano (istituzioni, enti locali, organizzazioni di categoria, associazioni, sindacati e istituti di ricerca) coordinati e messi insieme dall’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro del Patriarcato di Venezia. L’ha redatta Elisa Orio, originaria di Brescia, per la sua laurea magistrale in Scienze ambientali / Scienze chimiche per la conservazione e il restauro, che ha indagato le superfici in pietra d’Istria di alcuni edifici universitari della zona di Dorsoduro per valutare (attraverso una minuziosa raccolta e il successivo incrocio dei dati) l’interazione pietra-ambiente, classificare le tipologie di deterioramento della pietra in relazione all’esposizione, proporre degli indici di erosione e delineare quindi una sorta di “graduatoria” di intervento, per delineare meglio gli interventi necessari di manutenzione e indirizzare in modo più centrando la destinazione delle risorse per il restauro e la conservazione.

La premiazione  (una borsa di studio di 1.000 euro) è avvenuta venerdì 10 novembre 2017 al Centro Candiani di Mestre. Al secondo posto, tra le 15 tesi in lizza per il premio, si è classificato Filippo Pedrazzoli di Este che, per la laurea magistrale in Architettura si è occupato di un progetto di residenze sociali per la riqualificazione dell’Arsenale di Venezia; al terzo posto la padovana Sofia Spagnolo con la sua tesi, per la laurea magistrale in Scienze ambientali, dedicata alla valutazione “emergetica” (e quindi alla sostenibilità sistemica, ambientale, sociale ed economica) della produzione di vetro artistico di Murano. I primi tre classificati hanno avuto anche modo di presentare pubblicamente, in tale occasione, il contenuto del lavoro di tesi.

“Attenzione ai giovani e attenzione al territorio” è stato il doppio motivo che ha guidato l’avvio dell’iniziativa ispirata all’enciclica del Papa sulla casa comune, ha spiegato durante l’incontro il direttore della Pastorale sociale e del lavoro del Patriarcato don Marco De Rossi. È intervenuto alla premiazione anche l’assessore all’Ambiente e all’Urbanistica del Comune di Venezia Massimiliano De Martin: “L’ambiente non può essere dissociato dalla riflessione urbanistica. Non possiamo lasciare un debito generazionale a chi verrà dopo di noi, ma dobbiamo affrontare i problemi della città in modo rapido e veloce, in un’ottica di lungo periodo, mettendo l’accento sia sui comportamenti dei singoli che sulle scelte politiche strategiche su scala locale e globale. Anche residenza e posti di lavoro non possono essere slegati. Non dimentichiamo che la laguna è il risultato dell’intervento dell’uomo e il delicato equilibrio che è stato creato deve avere una sua logica razionale per essere mantenuto, anche pensando ad un turismo sostenibile e a chi ci vive”.