La Chiesa di Venezia aderisce all’appello contro le mafie nel Veneto. Il Patriarca Francesco: “In gioco il bene dell’intera comunità”. Il 9 marzo a Venezia una speciale veglia di preghiera per le vittime delle mafie e loro familiari

Venezia, 23 febbraio 2019

 

La Chiesa veneziana aderisce all’appello – promosso e rilanciato in queste ore dal Corriere del Veneto, sia on line che su carta – per un impegno comune contro le mafie presenti anche nel Veneto. All’appello stanno aderendo anche varie realtà ecclesiali delle Diocesi della regione. Il Patriarca Francesco Moraglia ha accompagnato l’adesione all’appello con alcune righe di accompagnamento – riportate qui sotto, in calce – e nelle quali, tra l’altro, fa esplicito riferimento alle iniziative di Libera in programma nel mese di marzo e che riguarderanno anche la città di Venezia, oltre a Padova (quest’ultima città sarà punto di riferimento e al centro dell’attenzione triveneta e italiana il 21 marzo p.v.).

Nella città di Venezia, infatti, l’associazione dei familiari delle vittime di mafia realizzerà tra l’8 e il 10 marzo pp.vv. il suo incontro-assemblea generale; in particolare sabato 9 marzo, alle ore 18.00 nella basilica di San Marco a Venezia, è in programma una speciale veglia di preghiera per le vittime delle mafie, per e con i loro familiari.

 

Volentieri la Chiesa che è in Venezia aderisce all’appello rivolto alla comunità civile per un corale e fattivo impegno contro ogni tipo di infiltrazione e radicamento delle mafie nei nostri territori.

Le comunità ecclesiali, da tempo, sono impegnate a riflettere sulle più rilevanti questioni sociali in quanto sono parti vive del territorio e attente, quindi, ai problemi che riguardano persone e famiglie: povertà, emarginazione, educazione ecc.

Sempre più avvertono il dovere di impegnarsi contro l’indifferenza e contro ogni forma di connivenza – anche tacita – nei confronti di ogni fenomeno criminale; il desiderio è quello di favorire una qualifica e mirata azione informativa e formativa volta, in particolare, alle giovani generazioni.

È una sfida culturale volta a promuovere legalità e giustizia sostanziale, soprattutto per i soggetti più fragili e a rischio. Sentiamo che qui è in gioco il bene delle persone e dell’intera comunità.

Desideriamo esprimere gratitudine alle istituzioni, innanzitutto alla magistratura e alle forze di polizia. E chiediamo al mondo della scuola, della cultura, della politica, dell’economia, del lavoro e del credito quel prezioso e specifico contributo che solo loro possono dare nell’ambito in cui esercitano, ogni giorno, la loro azione in vista del bene comune.

È ancor vivo in me il ricordo dell’incontro dello scorso 30 novembre a Mestre, al teatro Toniolo, con la partecipazione di un migliaio di studenti delle scuole del nostro Veneto che –  con don Luigi Ciotti, presidente di Libera, e il dottor Roberto Crosta, presidente del nuovo Marcianum – hanno ragionato a 360 gradi sui temi della legalità e della responsabilità civile a cui tutti, adulti e giovani, siamo chiamati.

La Chiesa che è in Venezia aderisce, in particolare, alle iniziative, in programma nel prossimo mese di marzo, organizzate da Libera. Il pomeriggio di sabato 9 marzo, nella basilica di San Marco a Venezia, è già fissato un momento significativo di preghiera, una speciale veglia presieduta dal Patriarca e con la partecipazione di don Luigi Ciotti, per le vittime di tutte le mafie, per e con i loro familiari.

 

Francesco Moraglia 

Patriarca di Venezia