L’economo diocesano don Andrea Longhini: “L’impegno e la ricerca di ogni giorno per una gestione corretta ed efficace delle risorse. Per il bene delle nostre comunità”

Venezia, 3 ottobre 2017

 

Ho letto perplesso e, soprattutto, con grande rammarico l’accusa rivolta alla Curia – e passata su qualche giornale utilizzando anche stralci di interventi di altri confratelli – di una gestione non oculata o anche di poca attenzione verso le situazioni dei più deboli.

È da oltre 4 anni, infatti, che le questioni economiche e patrimoniali sono state affidate anche alle mie competenze economiche: in questo tempo ho visto e vedo ogni giorno quanto sia stato oneroso ed efficace l’impegno e lo sforzo di tutti gli Uffici di Curia, sotto il controllo e la puntuale verifica del Consiglio diocesano per gli affari economici – composto da professionisti onesti e competenti – e dei settori giuridico e amministrativo, di rendere sempre più sostenibile, pensando anche al futuro, la situazione finanziaria e patrimoniale della Diocesi, mantenendola contemporaneamente indirizzata ad un utilizzo delle risorse sempre più conforme alla propria missione.

Posso, quindi, testimoniare personalmente della ricerca quotidiana, attenta e strenua di un equilibrato e corretto punto d’incontro, nella gestione delle risorse, tra le molte esigenze e i fondi di fatto disponibili.

Ogni giorno mi trovo ad affrontare le necessità e le difficoltà di far fronte a richieste di opere di manutenzione e restauro che, in particolare nel centro storico veneziano, costano in media un 30% in più. E ogni giorno scopriamo quanto sia laborioso trovare le modalità giuste per risanare ed affittare qualche struttura abitativa e, contemporaneamente, recuperare i fondi per pagare le rate e gli interessi di un mutuo che, a tal fine, deve essere acceso…

Come evidenziato anche nel rapporto pubblicato la settimana scorsa su Gente Veneta e sul sito diocesano circa l’uso dei beni e delle risorse della Diocesi per residenzialità e carità, vedo il tanto bene che si riesce a portare avanti a favore di molte persone e molte realtà. E posso attestare che parecchi confratelli e varie realtà parrocchiali locali hanno potuto contare e possono tuttora contare sul sostegno concreto della Diocesi per risolvere situazioni difficili e altrimenti non facilmente risolvibili.

Mi chiedo, infine, se non sia più utile per tutti concentrarsi di più e accomunare gli sforzi, ognuno nel proprio ambito, per trovare soluzioni e risorse costruendo insieme il buon futuro delle nostre comunità. Ne trarremo tutti un comune e più grande beneficio.

 

don Andrea Longhini

Economo diocesano