Traccia dell'omelia pronunciata a Lourdes durante la messa internazionale a chiusura del pellegrinaggio Unitalsi nazionale (29/9/2004)
29-09-2004

PELLEGRINAGGIO UNITALSI A LOURDES
SANTA MESSA INTERNAZIONALE, BASILICA SAN PIO X
Letture: Rm 6,2-4; Lc 7, 36-39

Lourdes, 29 settembre 2004

OMELIA DI SUA EMINENZA ANGELO CARD. SCOLA, PATRIARCA DI VENEZIA *

1. Chi di noi non è giunto fino alla Santa Grotta di Massabielle col cuore traboccante di domanda? Chi di noi non riconosce di essere ora un mendicante dinanzi a Maria? Il bisogno di salute che ci riunisce in questo luogo benedetto, provenienti da «popoli di tutte le nazioni» (Prefazio), rimanda ad un bisogno più grande. Il bisogno di salute rivela infatti la domanda di salvezza, cioè di compimento pieno della propria persona, il desiderio di durare per sempre, oltre la morte. Questo desiderio è la stoffa di cui è fatto il cuore di ogni uomo e di ogni donna, di ognuno di noi.
Per questo nell’umana famiglia, ed ancor più nella comunità cristiana, gli ammalati sono un richiamo prezioso a tutto il popolo affinché non dimentichi mai il Suo Salvatore. Il Santo Vangelo, che abbiamo appena proclamato, mostra quanto è facile per l’uomo dimenticare il proprio bisogno di salvezza. Anche noi, come il fariseo, siamo inclini a valutare gli altri con la nostra limitata misura e ad ignorare così il bisogno estremo di essere salvati. Invece: ‘Sono io che ho bisogno, Signore mia roccia, che ho bisogno della tua forza «per camminare in una vita nuova»’ (Lettera ai Romani, Seconda Lettura).
Questo luogo pieno di tenera misericordia ci fa capire che nel bisogno siamo una cosa sola. Nella compassione per il dolore si esprime l’unità della famiglia umana. Qualunque sia la natura del nostro male ‘ la malattia, il peccato, l’ingiustizia sofferta, la violenza subita’ – tutti qui chiediamo alla Vergine Immacolata di intercedere presso il Suo Figliolo per la nostra guarigione.

2. L’insistente messaggio della Vergine che domanda a Bernardette penitenza e preghiera per tutti i peccatori, approfondisce il senso di questo nostro pellegrinaggio.
Qui riuniti ai piedi di Maria noi attuiamo, in questa Santa Eucaristia, in modo sublime l’unità della Chiesa.
La nostra preghiera di domanda, la domanda del popolo cristiano non sarebbe così insistente – come invece mostra l’afflusso annuale di milioni di pellegrini in questo Santuario – se la sua vena profonda non fosse la confidenza totale nel Signore. Una confidenza che sa di non essere mai delusa perché tutta innervata dal Sì (fiat) di Maria. In ogni nostra domanda, infatti, risuona la risposta della Vergine di Nazaret: «Si compia in me secondo la Tua parola».
Nel 150° di proclamazione del Dogma, è impressionante poter ricordare proprio in questo santo luogo la delicatezza di Maria che volle comunicare il Suo nome a Bernardette: «Sono l’Immacolata Concezione». Il fiat immacolato di Maria educa il nostro cuore a domandare come conviene.

3. E siamo pieni di fiducia perché il Signore risponde senza farsi aspettare. Questa fiducia scaturisce in noi dalla fede. Noi non poggiamo il nostro fondamento sulle sabbie mobili delle nostre povere forze ma sulla roccia salda e compatta della misericordia del Padre il quale ci ha fatto morire al peccato attraverso il Battesimo (cfr. Rm 6, 2-3).
Il miele di roccia con cui il Padre alimenta il Suo popolo in modo che ogni fedele possa camminare spedito verso la patria definitiva è il Figlio Gesù Cristo, consegnato alla morte per noi e risorto perché avessimo nuova vita. E Gesù si dona a noi ora, in questo sublime gesto del Sacramento dell’Eucaristia: pane vivo per noi pellegrini.
Ciascuno di noi, irrobustito dal Pane della vita, può deporre ora ai piedi di Maria tutto quello che gli preme sul cuore. Ed offrire tutto se stesso. Ognuno di noi, nell’intensa partecipazione al sacramento, può fare propria l’invocazione di Santa Bernardette: «O Madre mia, è nel Vostro cuore che io vengo ad affidare le angosce del mio cuore e attingervi forza e coraggio» (Quaderno di note intime, p. 28). Amen.

(* Traccia dell’omelia pronunciata dal card. Scola a Lourdes)