Saluto del Patriarca al Convegno “I minori nella Chiesa: prevenzione e tutela” (Venezia / Facoltà di Diritto Canonico S. Pio X, 18 marzo 2022)
18-03-2022

Convegno “I minori nella Chiesa: prevenzione e tutela”

(Venezia / Facoltà di Diritto Canonico S. Pio X, 18 marzo 2022)

Saluto del Patriarca di Venezia Francesco Moraglia

 

 

Un cordiale saluto a Voi che partecipate al convegno sulla prevenzione e tutela dei minori nella vita e nel diritto della Chiesa e che consentirà di conoscere meglio una problematica urgente, complessa e delicata.

Saluto e ringrazio, insieme ai relatori che via via interverranno, l’Arcivescovo Ghizzoni e il Vescovo Pavanello che non solo presiedono questa giornata di studio ma rivestono un importante ruolo di guida rispettivamente nel Servizio nazionale e nel Servizio regionale per la Tutela dei Minori della Conferenza Episcopale Italiana e della Conferenza Episcopale Triveneto.

Grazie anche al preside della Facoltà di Diritto canonico S. Pio X don Benedict Ejeh per aver organizzato, col prof. Giuseppe Comotti – direttore dell’Osservatorio Giuridico Legislativo Triveneto e del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Verona – l’iniziativa.

Confido che l’odierna occasione aiuti a comprendere l’attenzione reale e lo sforzo autentico – in una parola, la serietà – che la Chiesa sta ponendo per fronteggiare una piaga grande e, purtroppo, diffusa trasversalmente nella vita delle nostre società, per far emergere tutti i casi di violenza e abusi, porvi rimedio con giustizia e secondo verità poiché proprio la stessa carità – somma virtù teologale – deve guidarci ad esigere un senso reale di giustizia nel perseguire la verità.

L’obiettivo della Chiesa è sempre – sono parole di Papa Francesco che risalgono al 2019 – “di ascoltare, tutelare, proteggere e curare i minori abusati, sfruttati e dimenticati, ovunque essi siano. La Chiesa, per raggiungere tale obiettivo, deve sollevarsi al di sopra di tutte le polemiche ideologiche e le politiche giornalistiche che spesso strumentalizzano, per vari interessi, gli stessi drammi vissuti dai piccoli”.

Si trattava ed era arrivato il momento – continuava, allora, il Santo Padre – “di trovare il giusto equilibrio di tutti i valori in gioco e dare direttive uniformi per la Chiesa, evitando i due estremi di un giustizialismo, provocato dal senso di colpa per gli errori passati e dalla pressione del mondo mediatico, e di una autodifesa che non affronta le cause e le conseguenze di questi gravi delitti” (Papa Francesco, Discorso al termine dell’incontro “La protezione dei minori nella Chiesa”, 24 febbraio 2019).

No al giustizialismo, no all’autodifesa: lo si sottolinea con forza nel momento in cui si propone, anche con questo convegno, di mettere a fuoco quanto è stato fatto e si sta facendo sul piano giuridico canonico.

Ma il diritto canonico – è bene ribadirlo all’interno di una Facoltà come questa – non è mai disgiunto dalla vita pastorale, anzi sono realtà che si intrecciano e chiedono, di continuo mutuo aiuto e virtuosa correlazione.

Gli interventi odierni ne saranno conferma; ascolteremo ragionamenti e termini “tecnici” (tecnica giuridica) a stretto servizio della pastorale delle comunità ecclesiali.

Proprio perché ci sta a cuore la vita delle persone, desideriamo che la Chiesa svolga, al meglio, le sue attività con tutti e, in modo particolare, nei confronti delle persone vulnerabili e dei minori. Ecco che diventa opportuno un approfondimento sul cammino di riforma che la Chiesa ha intrapreso per essere sempre più “ambiente” accogliente e sicuro.

In questo ambito, del resto, è chiesta una conversione continua per crescere nella santità personale e della Chiesa, ben sapendo che è in gioco, addirittura, la credibilità attuale dell’annuncio evangelico e la possibilità di rinnovare e rilanciare davvero la missione educativa della Chiesa (cfr. Papa Francesco, Lettera apostolica in forma di “Motu proprio” sulla protezione dei minori e delle persone vulnerabili, 26 marzo 2019).

A Voi, impegnati in tale campo, rivolgo le parole che pochi mesi fa il Santo Padre ha indirizzato, a conclusione di un videomessaggio, ai partecipanti ad un incontro per certi versi simile a questo, organizzato dalla Pontificia Commissione per la tutela dei minori dei minori  e dalle Conferenze dei Vescovi dell’Europa Centrale Orientale: «“Con malizia verso nessuno e con carità verso tutti” (A. Lincoln), vi esorto a essere umili strumenti del Signore, al servizio delle vittime degli abusi, vedendole come compagni e protagonisti di un futuro comune, imparando gli uni con gli altri a divenire più fedeli e più resilienti affinché, insieme, possiamo affrontare le sfide future» (Papa Francesco, Videomessaggio in occasione dell’incontro organizzato dalla Pontificia Commissione per la tutela dei minori e dalle Conferenze dei Vescovi dell’Europa Centrale e Orientale “La nostra comune missione di proteggere i bambini di Dio”, 18 settembre 2021).

Ringrazio gli organizzatori, i Vescovi e i presenti, augurando a tutti buon lavoro.