Saluti e ringraziamenti al termine della S. Messa per l'ordinazione episcopale (Venezia, 24 febbraio 2008)
24-02-2008

La tradizione vuole che il nuovo Vescovo, prima della conclusione del rito solenne di ordinazione, prenda la parola.

 

La mia vuole essere una parola carica di stupore, un inno di ringraziamento a Dio e di gratitudine per tutti voi.

 

Ho il cuore gonfio di commozione e gli occhi pieni dei tanti volti che ho incontrato negli anni del mio ministero e che oggi ho rivisto, con gioia, in questa stupenda Basilica di San Marco.

 

Parola di stupore perché Dio, padre buono e misericordioso, ha voluto chinarsi sulla mia persona per ricoprirla della sua grazia con il dono dell’episcopato.

 

Parola di gratitudine per la schiera innumerevole di persone amiche che mi hanno condotto quasi per mano fino a questo giorno.

 

Non posso certo menzionare tutti i nomi, ma alcuni sì: ringraziare è un bisogno del cuore.

 

Ringrazio Dio per gli insegnamenti ricevuti dal mio caro papà, che amo pensare tra le braccia misericordiose di Dio (proprio oggi avrebbe compiuto 88 anni), e di mia mamma qui presente insieme a mio fratello e a tutti miei parenti.

 

Da loro ho imparato la gioia e la fatica del lavoro quotidiano, il gusto di una vita semplice, la generosità verso i fratelli, una fede operosa.

 

Ringrazio Dio per i sacerdoti che hanno sostenuto con il loro esempio la mia vocazione e, in modo particolare, i superiori del Seminario che mi hanno accompagnato negli anni decisivi per la mia formazione.

 

Ringrazio Dio per la benevolenza che Papa Benedetto XVI ha dimostrato nei miei confronti e per i Patriarchi di Venezia che hanno sostanziato con la loro dedizione e la loro testimonianza la mia vita di battezzato e di presbitero: il card. Roncalli, il card. Urbani, il card. Luciani che mi ha ordinato prete, e l’amato card. Marco, qui presente, con il quale ho condiviso 23 anni di servizio pastorale.

 

Ringrazio Dio per il carissimo Patriarca Angelo, che fin dall’inizio del suo ministero episcopale nella nostra Diocesi, mi ha dimostrato stima e fiducia, scegliendomi come suo primo collaboratore; a lui va tutta la mia riconoscenza e il mio affetto.

 

Ringrazio Dio per i Vescovi qui presenti e per quelli che mi hanno assicurato il ricordo nella preghiera, in modo particolare Sua Eccellenza mons. Loris Capovilla.

 

Ringrazio Dio per voi, presbiteri, diaconi, religiosi e religiose, consacrati al Signore, fedeli laici, per i molteplici segni di amicizia e di affetto e soprattutto per le preghiere che avete rivolto al Signore per me.

 

Ringrazio Dio per le persone che mi ha fatto incontrare nelle comunità parrocchiali di S. Lorenzo Giustiniani, di Santo Stefano e di San Trovaso: siete una parte importante nella mia vita di prete e ora anche di Vescovo. 

 

Ringrazio Dio per i fratelli delle diverse confessioni cristiane per la fraterna vicinanza. La vostra presenza richiama la Chiesa di Cristo all’impegno continuo e urgente dell’unità.

 

Ringrazio Dio per le centinaia di giovani del Liceo Marco Polo che sono stati, per un lungo tratto del mio ministero, la bella e appassionante ragione del mio impegno educativo.

 

Ringrazio Dio per le autorità civili e militari, i signori Sindaci di Venezia, di Cavallino-Treporti, di Cittanova, e i Sindaci delle terre venete, il Presidente della Provincia, il delegato della Regione, il sig. Prefetto, la Procuratoria di San Marco e tutti i rappresentanti delle istituzioni pubbliche, perché avete voluto onorare con la vostra presenza la chiesa di Venezia, oggi in festa per il dono di un Vescovo.

 

Ringrazio Dio per le numerose persone che si sono impegnate, con generosità, dedizione e sacrificio, nella preparazione di questa giornata: a voi va tutta la mia gratitudine.

 

Saluto con affetto tutti coloro che hanno partecipato a questa celebrazione attorno alla Basilica o che l’hanno seguita da casa.

 

Rivolgo un pensiero affettuoso alle persone ammalate, e alle persone che stanno vivendo situazioni difficili.

 

Su tutti invoco la benedizione del Signore.

 

 

Desidero, infine, concludere con una breve preghiera:

 

 

‘Dio, Padre buono che ai tuoi apostoli, riuniti nel cenacolo con Maria Madre di Gesù, hai donato lo Spirito Santo, concedi anche a me, per intercessione della Vergine Nicopeia, di essere consacrato pienamente al tuo servizio e di annunciare con la parola e con l’esempio le grandi opere del tuo amore. Amen’