Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?
Lettera del Patriarca nell'Anno di Grazia del Signore
11-01-2000

E’ uscita nell’Avvento 1999 la “Lettera del Patriarca nell’Anno di grazia del Signore” dal titolo “Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?” . Il card. Marco Cè, Patriarca di Venezia, parla al cuore dei cristiani, singole persone e comunità. Non è un libro di meditazioni: è semmai un compagno di viaggio per ascoltare il vangelo oggi, per “stare nella storia con amore” come è scritto nel sottotitolo. Giunge in 40 mila case (tante sono le copie stampate, quattro volte più che un programma pastorale, circa una ogni cinque famiglie della diocesi) questa “lettera a servizio dell’ascolto della parola”. La lettera, edita dal Cid, Centro di informazione e documentazione del Patriarcato di Venezia, è stata preparata dal card. Cè nell’occasione della ricorrenza giubilare.

Rispetto alle tre lettere precedenti del Patriarca (“Chiesa di Venezia, comunità dei discepoli in missione” dell’81, “Il granello di Senapa” del ’90, “La comunità cristiana in missione” del ’97) è un po’ atipica. Non è una lettera pastorale, perché non contiene un programma pastorale; è una “lettera spirituale” che vuole far “aprire il cuore al Vangelo”.

La Lettera contiene dodici capitoli, uno per ogni brano scelto dal Patriarca nel Vangelo di Marco. Seguendo lo schema della lectio divina – lettura, riflessione, revisione di vita, preghiera – il card. Cè parla al cuore dei cristiani, singole persone e comunità. Sullo sfondo delle pagine che contengono le riflessioni appare la sagoma del territorio diocesano: l’ascolto si attua oggi, nelle città e nei paesi.

“E’ il vescovo che ci aiuta ad aprire il Vangelo e a leggerlo bene – spiega don Natalino Bonazza, sacerdote diocesano e teologo, curatore dell’edizione. Poi ci accompagna nella riflessione, ad andare dentro a quello che il Vangelo dice; la terza fase è quella della rev

isione di vita, per confrontarsi con il Vangelo personalmente e comunitariamente. Infine c’è l’invito alla preghiera, con l’offerta di stimoli, di testi, alcuni composti dal Patriarca, altri tratti dal messale”.

Lo schema ricorda naturalmente da vicino il metodo seguito nei Gruppi d’Ascolto costituiti in Diocesi per il Bimillenario della nascita di Gesù. La lettera si può capire anche inserita in quel contesto: il Patriarca ha aperto una strada per l’ascolto della Parola e lui per primo ora valorizza il metodo.