"Pace e Vangelo": presentazione delle Agende veneziane del Patriarca Roncalli in occasione della Festa dei Giubilei sacerdotali (Venezia, 5 giugno 2008)
05-06-2008

Festa degli anniversari di ordinazione sacerdotale

 

Nel cinquantenario dell’elezione al soglio di Pietro del Patriarca Angelo Giuseppe Roncalli

 

avvenuta il 28 ottobre 1958

 

e nel 45° del suo transito

 

 

Venezia, 5 giugno 2008

 

Seminario Patriarcale

 

 

Presentazione delle Agende veneziane del Patriarca Roncalli *

 

Pace e Vangelo

 

 

S.E.R. Card. Angelo Scola

 

 

 

1. Uno stimolante cimento

 

Affrontare la lettura delle Agende veneziane del Patriarca Roncalli costituisce, per chi è stato chiamato a succedergli sulla cattedra marciana, uno stimolante cimento. Un misto, occorre riconoscerlo, di intensa curiosità e di non poco timore. Un giusto timore, però, soprattutto perché, beatificando Giovanni XXIII, la Chiesa ne ha ufficialmente e pubblicamente proclamato la santità. E così la lettura delle agende è inevitabilmente guidata dallo sguardo sul presente alla ricerca di suggerimenti, di conferme, di correzioni, di ogni possibile utile indicazione per meglio abbandonarsi alla missione ricevuta.

Risulta così chiaro che non è mio compito, in questa sede, mettere in evidenza il valore dei documenti pubblicati, né chinarmi su di essi con l’occhio dello storico della Chiesa.

Non sono mancati esimi studiosi dell’episcopato veneziano del Cardinale Angelo Giuseppe Roncalli[1]. Mi limito a ricordare qualche membro del clero del nostro Patriarcato a cui è giusto rendere l’omaggio dovuto. Mi riferisco a mons. Silvio Tramontin e a mons. Antonio Niero, a don Bruno Bertoli e a mons. Gianni Bernardi[2]. I primi sono stati particolarmente stimati e incoraggiati nei loro studi dallo stesso Patriarca Roncalli.

Da quanto ho potuto apprendere in alcune conversazioni con cultori della materia le agende veneziane confermano quanto già evidenziato dalle agende precedenti fino ad ora pubblicate e da quella del pontificato: sono, innanzitutto, una fonte privilegiata per conoscere questo periodo della vita di Roncalli; ma va detto subito che non si tratta di annotazioni diaristiche legate alla crucialità del momento storico. In esse, infatti, accanto a considerazioni su persone e avvenimenti, sono presenti anche riflessioni personali, come la cronaca dettagliata della vita anche domestica e la confessione dei propri stati d’animo. Non mancano, tuttavia, riferimenti all’attualità della vita della Chiesa e della società civile.

In secondo luogo, le agende mostrano una ben precisa coerenza con le altre fonti, già citate: si tratta di una coerenza sia lessicale che contenutistica: in esse traspare, in maniera evidente, il Patriarca già conosciuto attraverso gli Scritti e discorsi o Il giornale dell’anima. Niente di nuovo, dunque? Eppure, proprio le descrizioni delle giornate con le persone incontrate, le riflessioni spirituali, i punti delle omelie e degli interventi, le citazioni dal breviario o da qualche lettura, i riferimenti alle gioie e alle preoccupazioni ci mostrano la verità di un cammino di vita in obbedienza, continuamente presente nel richiamo all’obbedienza alla volontà di Dio.

2. Lo ‘stile pastorale‘ del Patriarca Roncalli

 

Leggendo le agende veneziane ho trovato conferma di quello che è stato identificato come uno dei tratti caratteristici della personalità cristiana e sacerdotale del Beato Roncalli. Mi riferisco allo stile pastorale che permea tutto il suo operato e la stessa concezione della dottrina cattolica…

(il testo integrale è riportato nel file allegato in calce)