Omelia durante la Veglia pasquale (Venezia, 15 aprile 2006)
15-04-2006

BASILICA PATRIARCALE DI SAN MARCO
VEGLIA PASQUALE 2006
(Letture A.T.), Rm 6, 3-11 Mc 16, 1-8
Venezia, 15 aprile 2006
OMELIA DEL PATRIARCA DI VENEZIA, CARD. ANGELO SCOLA

1. Le donne sono venute per imbalsamare un cadavere – il vertice della pietas dell’uomo infatti arriva, al massimo, a prolungare la durata del corpo – e si trovano davanti un angelo sfolgorante che annuncia loro la Risurrezione.
Davanti ad un fatto che ha dell’incredibile, tanto è ‘smisurato’, eccedente la loro misura umana, Maria di Magdala, Maria di Giacomo e Salome ‘ dice l’Evangelista – «fuggirono via piene di timore e di spavento». La loro però non è una fuga dettata dall’angoscia di fronte all’insostenibile ‘spettacolo’ dell’Ecce homo, davanti al quale «ci siamo coperti la faccia», come ci ha ricordato ieri, Venerdì Santo, il profeta Isaia nel Canto del Servo di Jahvé. L’Ecce homo appare ora nella sua completa fisionomia: è il Crocifisso Risorto. Perciò quello delle donne è il timore che ci prende davanti ad un miracolo, un evento così sorprendente da sembrarci impossibile. Eppure fino in fondo corrispondente al per sempre su cui è ‘tarato’ il cuore dell’uomo (G. Marcel: ‘Ama chi dice all’altro tu non puoi morire’). «Gesù Nazareno, il crocifisso è risorto».

2. Alla Sua splendida vittoria è dedicato l’Exultet della Chiesa, nuovo Israele di Dio, e dell’intero universo. Questa vittoria, come quella dei germogli di primavera, si svela progressivamente nelle tappe della lunga storia di salvezza (richiamate dalle Letture dell’Antico Testamento) preparata da Dio per il suo popolo che in Cristo, nostra Pasqua, trova il suo compimento (pienezza dei tempi).
Egli, infatti, ha strappato al tempo ogni potere di annientamento. Il tempo non mi sta trascinando nel nulla, ma portando tra le braccia del Padre. La sua inarrestabile corsa diventa un positivo. La morte di Cristo non chiude la vita nella tomba del passato ma, al contrario, apre ad un futuro pieno di speranza.
A comprendere questa esaltante verità ci aiuta, molto più efficacemente delle parole, uno dei mosaici più belli della nostra Basilica: La discesa di Gesù agli inferi per ‘liberare’, in Adamo ed Eva, tutti i ‘giusti’. Cristo, «spezzando i vincoli della morte, risorge vincitore dal sepolcro» (Exultet) e ci trascina nel potente vortice della sua risurrezione.

3. «Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti insieme a lui nella morte perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova» (Seconda Lettura). A noi tocca il lavoro dell’immedesimazione. Ciò che siamo, siamo chiamati a diventarlo. Non c’è mai nulla di meccanico nella vita del cristiano. La grazia chiama sempre in causa la libertà. Quanto più grande è il dono tanto più grande è la responsabilità. È il motivo per cui in questa notte di Pasqua, al cuore della più solenne liturgia dell’anno, battezzeremo, pieni di tenerezza, cinque bambini e rinnoveremo le promesse battesimali.

4. «[Il Crocifisso è risorto e] vi precede in Galilea, là lo vedrete». In Galilea, cioè il Suo e vostro paese, il luogo della Sua e della vostra vita quotidiana. «Là lo vedrete»: la Sua presenza si farà tangibile, dentro la trama dei rapporti e delle circostanze dell’umana esistenza, e non vi abbandonerà più.
Gesù risorto è in mezzo a noi. Ne sono tangibile segno il fuoco nuovo, il cero pasquale con le cinque piaghe che continuano a segnare il Cristo risorto, ma soprattutto il Gesù Eucaristico. Se avessimo almeno un briciolo di consapevolezza del mistero racchiuso nel sacramento dell’Eucaristia che continuamente fa la Chiesa, Lo riconosceremmo presente tra noi, capace di far risplendere agli occhi della fede il Suo volto sfolgorante di bellezza. A tal punto che, come le donne, come decine e decine di generazioni cristiane prima di noi, in fretta e con gioia, anche noi ci porremmo in movimento per comunicarlo a tutti.
Con umiltà chiediamo al Risorto la grazia di essere testimoni. Amen
Joyeuses Pâques! Happy Easter! ¡Feliz Pascua de Resurrección! Frohe Ostern!