Messaggio del Patriarca per la prossima Giornata del Seminario (Venezia, 13 aprile 2021)
13-04-2021

Venezia, 13 aprile 2021

San Martino I, papa e martire

 

Cari amici,

mi rivolgo a voi in occasione della Giornata per il Seminario che la nostra Chiesa diocesana vivrà il prossimo 2 maggio 2021, quinta domenica di Pasqua.

La scelta di collocare la Giornata per il Seminario nella domenica seguente a quella in cui la Chiesa universale è invitata a pregare per le vocazioni ci aiuta a comprendere come il sacerdozio ministeriale sia un modo di intendere e, soprattutto, di vivere la “vita come vocazione”. Tutti i battezzati sono chiamati ad assumere la sfida del vivere come risposta grata al dono di Dio.

Il tema scelto per questa giornata è, insieme, significativo e impegnativo: “Senza amore non possiamo vivere!”. C’è una bella espressione che Papa Francesco ha rivolto di recente ad un gruppo di sacerdoti messicani: “La configurazione sempre più profonda al Buon Pastore suscita in ogni sacerdote una vera compassione, sia per le pecore che gli sono state affidate sia per quelle che si sono smarrite […] Vicinanza, compassione e tenerezza. Questo è lo stile di Dio, e questo è lo stile di un sacerdote che lotta per essere fedele. E solo lasciandoci modellare da Lui s’intensifica la nostra carità pastorale…” (Papa Francesco, Discorso alla comunità del Pontificio Collegio messicano, 29 marzo 2021).

I giovani che stanno vivendo l’esperienza del cammino formativo nel nostro Seminario chiedono di verificare la chiamata al sacerdozio ministeriale; hanno bisogno di scoprire che l’amore di Dio domanda il dono totale di sé e solo l’amore vissuto in modo casto e fedele rende bella e fruttuosa la vita sacerdotale.

Aiutiamoli, con la nostra preghiera, in tale opera di discernimento!

Si, invito a pregare per questi nostri fratelli perché siano sempre più innamorati di Gesù e del Suo Vangelo e imparino ad amare il Popolo di Dio con uno sguardo di verità, di amore, di vicinanza, di tenerezza. E con sguardo casto.

Non basta amare, è necessario amare come il Signore Gesù ci ama. Così l’amore tra due sposi, l’amore di un padre e di una madre per i propri figli, la dedizione dei ministri ordinati e la fedeltà dei religiosi sono il primo annuncio vocazionale e costituiscono il più fecondo Vangelo della vocazione. Di tutto questo la nostra Chiesa che è in Venezia ha bisogno: la Giornata per il Seminario ce lo ricorda con urgenza e benevolenza.

Chiedo a tutti, ed in modo particolare ai miei stimati confratelli presbiteri, di avere a cuore il Seminario! È dono prezioso per la nostra Chiesa, una presenza che dobbiamo far crescere pregando e curando le vocazioni. I genitori cristiani, i sacerdoti, i catechisti e gli educatori lo possono fare dedicando tempo all’ascolto e alla formazione dei giovani, accompagnandoli personalmente, uno ad uno, passo dopo passo, offrendo una particolare attenzione per quelli che manifestano il desiderio – seppur iniziale – di consacrare la vita al servizio di Dio e della Chiesa.

Cari amici, cari confratelli, vi affido il Seminario e vi chiedo di pregare e anche di sostenerlo, se potete economicamente, con le vostre comunità dando ciò che è nelle vostre possibilità – ricordiamo l’obolo della vedova così apprezzato da Gesù (cfr. Lc 21,1-4) -, come segno di appartenenza e di cura.

Con voi affido il nostro Seminario alla Madonna della Salute che, da sempre, con sguardo materno, segue i suoi figli che donano le loro vite a Gesù, nel sacerdozio ministeriale e – in quest’anno a Lui dedicato – affido il Seminario anche alla cura paterna di san Giuseppe, nel 150° anniversario della sua proclamazione a patrono della Chiesa universale.

Dio ci benedica con nuove sante vocazioni e con la santità del nostro presbiterio.

 

+ Francesco, patriarca