Venezia, 7 aprile 2024
Domenica II di Pasqua o della Divina Misericordia
Il prossimo 19 maggio, solennità di Pentecoste, in tutte le comunità cristiane nelle quali si rende presente la Chiesa di Venezia sarà celebrata l’annuale giornata del Seminario.
“Come pietre vive, per un edificio spirituale” è la parola che è stata scelta quest’anno per aiutare tutta la Chiesa diocesana a pregare per il nostro Seminario e a meditare sul dono prezioso della vocazione al sacerdozio ministeriale.
Il riferimento è alla catechesi battesimale che leggiamo nella prima lettera di Pietro: “Avvicinandovi a lui, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo” (1Pt 2, 4-5). I cristiani si riconoscono chiamati a lasciarsi edificare in Cristo, pietra preziosa, per divenire un edificio spirituale nel quale dimora lo Spirito Santo e che fa della Chiesa la famiglia di Dio.
Guardando alla comunità del Seminario, desidero ancora una volta invitarvi a ringraziare il Signore per i doni che continua a fare alla Chiesa di Venezia attraverso questa “casa” nella quale alcuni giovani vivono quotidianamente l’esperienza dell’essere discepoli missionari (cfr. Papa Francesco, Esortazione apostolica Evangelii gaudium, n. 120).
Il Seminario, infatti, è casa ma, soprattutto, famiglia di Dio nella quale i seminaristi crescono nella consapevolezza del loro battesimo e del loro discepolato; sono uomini che Dio ha scelto per abitare in loro, prendendo possesso della loro vita verginale per edificare la Chiesa e annunciare il Regno di Dio.
La vocazione al ministero ordinato nasce dall’esperienza della vicinanza di Dio che decide di abitare con il suo Spirito in colui che è chiamato e decide così di obbedire a questo dialogo di amore offrendo la propria vita.
Il nostro Seminario diocesano è una comunità viva e accogliente, radunata attorno al Cristo! Esso può continuare a vivere se la nostra Chiesa diocesana e se le parrocchie, in modo particolare, sono comunità nelle quali si vive il Battesimo e si aiutano i giovani a sperimentare la vicinanza e l’intimità del nostro Signore, a curare l’interiorità e il dialogo con Dio, a sperimentare la gioia della testimonianza e della missionarietà.
La presenza del Seminario nella Chiesa diocesana è un fatto di grande importanza che siamo chiamati, tutti insieme, a custodire e promuovere. Lo dobbiamo volere e – permettetemi – quasi difenderlo, ma soprattutto proporlo. Il Seminario, infatti, è volano per una parte importante della pastorale vocazionale, riferimento prezioso per numerosi giovanissimi che lo frequentano e per tante comunità parrocchiali che vi possono ricevere l’annunzio – per nulla scontato – che la vita è vocazione e che il dono totale della propria esistenza a Dio è fonte di reale gioia.
Vi invito a pregare per il Seminario in tante forme possibili: l’adorazione eucaristica nel primo giovedì del mese, la preghiera del Rosario, qualche intenzione nelle preghiere dei fedeli ecc. Oppure, coinvolgendo gli uffici pastorali della Curia, provando a proporre una settimana vocazionale e dei piccoli ritiri spirituali per i ragazzi prossimi alla maturità o anche una “missione” di annuncio vocazionale. Dobbiamo credere nella misericordia e nella bontà di Dio che continua a chiamare operai per la sua messe. Ce lo ha chiesto il Signore!
Vi chiedo anche il sostegno economico con la colletta da proporsi in tutte le parrocchie, rettorie e realtà ecclesiali della Diocesi; essa è un necessario aiuto economico ma anche un segno di reale partecipazione ecclesiale.
Tutti affido alla Madonna della Salute perché Ella continui a vegliare sulla nostra Chiesa!
+ Francesco, patriarca