Messaggio del Patriarca in occasione dei funerali di don Pasquale Rossato (9 agosto 2022)
09-08-2022

Venezia, 9 agosto 2022

 

Carissimi,

spiritualmente sono unito a voi mentre si celebra l’Eucaristia con cui la Chiesa che è in Venezia consegna, nelle mani misericordiose del Padre che è nei cieli, il nostro carissimo don Pasquale.

A voi, riuniti nella fede del Signore Gesù Risorto, desidero dire tutta la mia vicinanza, elevando la mia preghiera insieme la vostra.

L’ultima volta in cui ho parlato con don Pasquale fu in occasione della celebrazione della S. Messa presso il Convento delle Agostiniane di Mira, il 19 maggio scorso. Discorremmo sul suo stato di salute, sempre più fragile, e sugli anni che don Pasquale avvertiva sempre più gravosi. Mi confidò, con grande serenità e fede, che alla sua età – era prossimo a compiere novantaquattro anni – attendeva la chiamata del Signore e contava sulla Sua misericordia.

Poco dopo venne il ricovero in una struttura ospedaliera idonea e seguirono le difficoltà a potergli far visita a causa del Covid che, proprio in quelle settimane, ritornava a colpire con forza.

Ringrazio don Cristiano che lo ha accompagnato in particolare in questo ultimo tratto di strada ed anche perché, per suo tramite, ho potuto ancora conversare con lui attraverso il telefono. Grazie, caro don Cristiano, per  questa bella testimonianza di affetto sacerdotale che – grazie a Dio – si ripete nel nostro presbiterio; qualcosa di simile, infatti, era avvenuta di recente con don Mauro Margagliotti che aveva accudito don Liviano Polato.

La vita di don Pasquale e il suo ministero – protrattosi per oltre sessantanove anni – si è svolto sempre tra Oriago, Ca’ Sabbioni, Malcontenta e Mira dove era nato il 31 agosto 1928.

Don Pasquale era persona decisa e determinata; tale tratto del carattere accompagnò il suo ministero insieme ad una concreta vicinanza che, di volta in volta, seppe mostrare alle comunità che gli erano affidate e che don Pasquale curava con dedizione.

Di lui serbo il ricordo di un prete sereno, arguto, affabile; nelle sue parole e nei suoi gesti traspariva un senso ecclesiale che don Pasquale manifestava anche nella considerazione verso chi, di volta in volta, gli era patriarca.

A don Cristiano, a tutte le comunità di cui il carissimo don Pasquale è stato guida zelante e, in particolare, al fratello Giovanni, ai nipoti e alle cognate porgo le mie condoglianze e quelle della Chiesa che è in Venezia.

Unito nella preghiera, benedico tutti con vero affetto.

 

+  Francesco, patriarca