Intervento sul pensiero di Benedetto XVI sul dialogo con l'Islam (Intercultural Forum for Studies in Faith and Culture - Washington, 16 gennaio 2007)
16-01-2007

Intercultural Forum for Studies in Faith and Culture
Washington, 16 gennaio 2006
Ore 9,30

Angelo Card. Scola
Patriarca di Venezia

Cardinal Scola brief presentation on the thinking of Benedict XVI relative to dialogue with Islam

1. La centralità del dialogo interreligioso

In occasione dell’incontro con i rappresentanti di alcune comunità musulmane in Germania il 20 agosto 2005, Papa Benedetto XVI ha decisamente ribadito che «il dialogo interreligioso e interculturale fra cristiani e musulmani non può ridursi ad una scelta stagionale. Esso è infatti una necessità vitale, da cui dipende in gran parte il nostro futuro».
In questo modo il Papa riprendeva una personale convinzione relativamente al dialogo interreligioso, che aveva esposto parecchi anni prima nel suo celebre volume dal titolo Il nuovo popolo di Dio. In quell’opera, infatti, il teologo Joseph Ratzinger sosteneva: «Questa coscienza dell’intessersi del fatto cristiano con la storia spirituale e religiosa dell’umanità, ove la sua particolarità unica non è più ben visibile o scompare del tutto, rientra negli interrogativi più angoscianti del cristiano del nostro tempo. È divenuta un’evidente e inevitabile messa in crisi della sua fede: la scoperta dell’ampiezza relativizzante della storia, che ci è piombata addosso quasi fisicamente nel mondo fatto piccolo, costituisce, insieme alla scoperta dell’ampiezza infinita del cosmo che sembra irridere ad ogni antropocentrismo, il vero fermento della crisi di fede, di fronte alla quale oggi ci troviamo. Per questo il rapporto del cristianesimo con le religioni del mondo è divenuto oggi una necessità interna per la fede: non è il gioco della curiosità, che vorrebbe costruirsi una teoria del destino degli altri – questo destino lo decide Dio solo, che non ha bisogno delle nostre teorie (‘) Ma oggi c’è in gioco di più: il senso del nostro poter e dover credere. Le religioni del mondo sono divenute una domanda al cristianesimo, che di fronte ad esse deve riflettere in modo nuovo sulla sua pretesa e riceve perciò da esse come minimo un servizio di purificazione, che fa già intuire in un primo abbozzo, come pure il cristianesimo possa comprendere tali religioni nel loro dover-essere sul piano della storia della salvezza» .

2. Due criteri per il dialogo interreligioso

Riconosciuta la centralità del dialogo interreligioso è importante ora individuare alcuni criteri basilari cui Benedetto XVI fa riferimento. Essi potranno essere oggetto di discussione e di approfondimento nel nostro dialogo.
Non è possibile in questa breve introduzione offrire una presentazione sistematica di questi criteri. Mi limito, pertanto, a fornire due criteri rinunciando perfino alla pretesa di articolarli in modo organico….

(per il seguito – v. allegato)