Giornata di preghiera per le Vocazioni
30-04-2004

MESSAGGIO
in occasione della Giornata di preghiera per le Vocazioni (2 maggio 2004)
e della Giornata per il Seminario (9 maggio 2004)

‘Aiuta coloro che chiami a seguirti
in questo nostro tempo:
fa’ che, contemplando il tuo volto,
rispondano con gioia alla stupenda missione
che affidi loro per il bene del tuo Popolo e di tutti gli uomini.’

Così il Papa ci invita a pregare concludendo il suo messaggio per la 41a Giornata Mondiale delle Vocazioni.

Vocazione e missione, anzitutto, ci vengono da Lui. Doni inestimabili del Cristo risorto che, come fece con Pietro quella mattina sulle rive del mare di Galilea, ci coinvolge con delicata insistenza in un dialogo amoroso chiedendoci di esplicitare la nostra preferenza per Lui: «Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?». Solo dalla nostra corrispondenza a questa sua iniziativa («Certo, Signore tu lo sai che ti amo») Egli fa dipendere la ‘stupenda missione’ di condividere la Sua passione per il bene del suo popolo e di tutti gli uomini: «Pasci le mie pecorelle».

Dunque la condizione per seguirLo e rispondere con gioia alla sua chiamata è ‘contemplare il suo volto’. Chi ama non si stanca di guardare la persona amata, in un dialogo incessante, inesauribile.

Questo rapporto con il Padre cui Cristo ci apre nello Spirito dà consistenza all’io e lo porta a compimento custodendolo dentro tutte le inevitabili difficoltà e contraddizioni dell’esistenza. Dice Gesù delle sue pecorelle: «Il Padre che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla sua mano» (Gv 10,30 IV Domenica di Pasqua). E la santità (è questo il nome cristiano della riuscita dell’io) possiede un fascino irresistibile che, come accadde nelle prime comunità apostoliche, non può non ‘contagiare’ altri. Scrive a questo proposito ancora il Papa: «Dalla santità dei chiamati dipende la forza della loro testimonianza, capace di coinvolgere altre persone spingendole ad affidare la propria vita a Cristo».

Preghiamo quindi con intensità particolare il giorno 2 di maggio perché chiunque si trovi ad avere nel cuore la chiamata di Dio a consacrarsi risponda con gioiosa ed umile prontezza.

La domenica 9 maggio, poi, riserveremo in tutto il Patriarcato una preghiera speciale per il Seminario. È la perla preziosa della Diocesi. Vogliamo custodirla perché possa sempre meglio rispondere al compito di assicurare il cammino di quanti lo Spirito vorrà scegliere per il presbiterato.

+ Angelo Card. Scola
patriarca