Dichiarazione
20-03-2003

Comunicato Stampa

In questi drammatici giorni risuonano con più forza le parole del Santo Padre di domenica scorsa all’Angelus, corroborate dalla sua personale testimonianza di sopravvissuto alla guerra: «Solo Cristo può rinnovare i cuori e ridare speranza ai popoli (‘) noi cristiani, siamo convinti che la pace autentica e duratura non è solo il frutto di pur necessari accordi politici e intese fra individui e popoli, ma è dono di Dio a quanti si sottomettono a Lui e accettano con umiltà e gratitudine la luce del suo Amore».
Per questo invito tutti i fedeli del Patriarcato ad impegnarsi personalmente nella preghiera, nella penitenza e nel digiuno affinché il Dio della pace cambi il nostro cuore e quello degli attori del conflitto. In particolare chiedo a tutte le comunità cristiane – a tutte le famiglie, le parrocchie, le associazioni, i movimenti e i gruppi ‘ che, consapevoli del fatto che «con la fervorosa recita del Rosario, si possono cambiare le sorti del mondo» (Giovanni Paolo II), si riuniscano sabato e domenica prossima per recitare insieme il Santo Rosario impetrando, attraverso l’intercessione della Vergine Nicopeia, il dono della pace.