Pentecoste 2001: messaggio alla diocesi
 
Messaggio

Domenica sarà la Pentecoste, cioè il compimento dell’evento salvifico della Pasqua. Lo Spirito di Cristo morto e risorto ci verrà donato: se sarà accolto, ci santificherà e ci renderà capaci di essere testimoni, cioè “memoria viva” di Cristo con la nostra vita e, perciò, missionari del Vangelo.
Lo Spirito Santo è l’anima della Chiesa, la rende mistero di Cristo, santa e missionaria.
Tutta la vita della Chiesa e del cristiano si svolge sotto l’azione dello Spirito Santo: la nostra preghiera lo deve invocare, la fede lo deve attendere sicura, il cuore lo deve accogliere, ciascuno di noi deve lasciarsi investire e intridere dalla sua potenza.
La Pentecoste è quindi un grande momento di vita, di gioia e di slancio missionario per la Chiesa: dobbiamo viverlo con Maria e con gli Apostoli

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Dopo un corso di Esercizi Spirituali cui parteciperanno anche molti sacerdoti, giovani e non, della nostra Chiesa, il 16 giugno, in San Marco, due giovani del Seminario, Luca e Claudio, e due Cappuccini, fra Elvio e fra Luca, diventeranno presbiteri per la grazia dello Spirito Santo e l’imposizione delle mani del Patriarca.
Un evento festoso di grazia, segno dell’amore di Dio per la sua Chiesa.
Il Signore ci doni cuore per comprendere la bellezza e grandezza di questa grazia e quale speranza essa sostenga in noi. Dobbiamo benedire il Signore e ringraziarlo; nello stesso tempo dobbiamo accompagnare i candidati che si preparano alle Ordinazioni con la preghiera unanime e assidua di tutta la Chiesa.

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Siamo entrati nel mese del Sacro Cuore, “dives in misericordia”. Il Papa nella lettera apostolica che intona il nuovo millennio ci invita a contemplare il volto di Cristo: esso ci rivela l’amore misericordioso del Padre.
Esorto i parroci e tutti i responsabili delle comunità a condurre i fedeli nella contemplazione fiduciosa del dolce e santo volto di Cristo, per essere inondati dalla luce della misericordia divina che da esso emana.
Il Papa vorrebbe che tutte le nostre parrocchie diventassero “scuola di preghiera”. La preghiera cristiana inizia contemplando il volto di Gesù.
Nella stagione culturale che stiamo vivendo il cristianesimo conosce un nuovo inizio. L’inizio è il tempo opportuno per le cose più importanti ed essenziali: tali sono l’esperienza del Risorto, contemplando il suo volto nella Lectio divina, la preghiera (“Signore, insegnaci a pregare”), l’Eucaristia che è l’incontro pieno con la sua persona, sotto l’effusione dello Spirito Santo.

Auguro a tutta la nostra Chiesa un mese di giugno segnato dall’amore di Gesù; ci accompagni nel nostro cammino la sua santa Madre.

Venezia, 31 maggio 2001

31-05-2001