Messaggio per la Giornata mondiale delle vocazioni
la ricorrenza domenica 14 maggio 2000
Messaggio

Carissimi,

è prossima la “Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni”: illuminata dalla Pasqua che sconfigge la paura e sostiene la speranza, essa viene celebrata nel cuore del bimillenario della nascita di Gesù, il Figlio di Dio, nostro Salvatore: Lui che solo dà senso alla vocazione e alla missione.

Il Papa vuole che la “Giornata” si svolga intorno al tema: “L’Eucaristia, sorgente di ogni vocazione e ministero nella Chiesa”. Nell’Eucaristia è presente Gesù risorto, con i segni della sua passione, per attestarci quanto ci ha amato, dando se stesso per noi. Non è pensabile una chiamata a donarsi totalmente per il servizio del Vangelo e dei fratelli, senza un riferimento forte al “mistero del corpo donato e del sangue versato”, sorgente dell’amore che deve caratterizzare la vita della comunità ecclesiale e di ogni cristiano.
La vocazione è sempre una iniziativa di Gesù che passa e chiama: Lui può anche sconvolgere la vita perché è il Signore e, nel suo Spirito, dona la forza della risposta e della sequela fedele.

La “Giornata delle vocazioni” è un invito alla preghiera, perché il padrone della messe mandi i suoi operai e perché i cuori si aprano ad accogliere la voce di Dio. Noi talora ci domandiamo perché il Signore sottoponga oggi la nostra Chiesa alla dura prova della carenza di vocazioni.
Tutte le comunità e, con essa, le famiglie e gli educatori, devono interrogarsi su questo “silenzio” vocazionale: senza mai concedersi all’amarezza e alla sfiducia, ma sforzandosi di leggere i segni dei tempi anche nella fatica del cammino che stiamo facendo, e di leggere, in questo, la chiamata di Dio alla conversione, premessa necessaria di ogni risveglio spirituale.

Ci siamo ormai inoltrati nel mese di maggio, dedicato dalla nostra tradizione alla Santa Madre di Gesù. Affidiamo a Maria, che seppe rispondere con generosità radicale alla Parola di Dio, al nostra supplica perché il Padre, fonte di ogni grazia, effonda sulla nostra Chiesa lo Spirito Santo: perché cresca la nostra fede e la nostra disponibilità ad accogliere la Parola di Dio sulla nostra vita.

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La domenica seguente la “Giornata delle Vocazioni” nella nostra Diocesi si è soliti stringersi con affettuosa simpatia e concreta solidarietà intorno al nostro Seminario: l’istituzione in cui le vocazioni al sacerdozio ministeriale vengono accolte, come il terreno accoglie il seme, e vengono aiutate a crescere e portate a maturazione.
Il compito e la responsabilità del Seminario oggi si sono fatti più difficili e delicati. I grandi cambiamenti nella cultura, nella famiglia e nella scuola esigono una vigilante attenzione e una grande capacità di risposta alla nuove esigenze.
Tale consapevolezza deve tradursi in preghiera e in quella solidarietà, anche mediante il sostegno economico, che la nostra Chiesa di Venezia non ha mai lasciato mancare al suo seminario.

Benedico tutti di cuore.

Venezia, 7 maggio 2000

10-05-2000