Messaggio per la Festa della Madonna della Salute 2001
 

Carissimi,

quest’anno la festa della Madonna della Salute cade in un momento straordinariamente preoccupante e gravido di conseguenze per il futuro. Non prevedevamo quanto è accaduto e ci ha colto come una folgore.
L’abbattimento delle Twins Towers, l’11 settembre, e l’inizio dei bombardamenti sull’Afghanistan, il 7 ottobre, sono ammonimenti sinistri per un mondo che deve cambiare. Del resto, per quanto ci si affanni a dire che non è uno scontro fra Islam e civiltà cristiano/occidentale, troppe urla ci fanno avvertire che questo potrebbe anche avvenire.
E’ allora necessario entrare “nel cuore” dell’uomo per ritrovare a quella profondità il punto di ritorno della storia. Di fronte a gravi fatti di sangue accaduti ai suoi giorni, Gesù ammonì: “Se non vi convertite, perirete tutti”.
Gli eventi che stiamo vivendo ci dicono che il mondo deve cambiare, che alcuni focolai di violenza vanno spenti, che i pesanti squilibri fra i popoli ricchi e i popoli poveri vanno gradualmente ricuperati.
Il Papa ci dice anche, in nome di Dio e con accorata insistenza, che è urgente provvedere alle popolazioni travolte dalla guerra, fuggiasche dalle loro terre e da tutti rifiutate.
Non possiamo più rinviare alle istanze politiche o internazionali ciò che noi possiamo fare. Ciascuno di noi può contribuire a una miglior giustizia nel mondo rivedendo il suo stile di vita, in riferimento ai popoli che mancano del necessario e smorzando i toni violenti del dibattito tra noi, perché sia più vicino al dialogo che alla rissa.
Dal profondo del dolore della storia si leva a noi la severa domanda di Dio: “Dov’è tuo fratello?” Il futuro del mondo dipende anche dalla nostra risposta. Il pellegrinaggio alla Madonna della Salute sia innanzitutto un cammino di ritorno a Dio, alla riconciliazione e alla solidarietà, e sia supplica per la pace nel mondo.
Sarà questa l’intenzione della Messa solenne del voto che io presiederò il giorno della fest
a. Non vorrei però essere solo; ma vorrei intonare i vostri cuori e portare all’altare l’impegno comune d’una vita più aperta a Dio e più solidale nei confronti dei fratelli.
Siano i pellegrinaggi alla Salute di quest’anno e tutti gli incontri di preghiera la voce della nostra città e della nostra terra che implora per il mondo la pace.

Venezia, 11 novembre 2001

+ Marco Card. Cè, Patriarca

11-11-2001