Messaggio del Patriarca in occasione della dipartita di Sua Santità Giovanni Paolo II
Messaggio

In occasione della dipartita di Sua Santità Giovanni Paolo II

A tutti i fedeli del Patriarcato di Venezia
A tutti gli uomini di buona volontà

Carissimi,
con intenso dolore, ma con il sereno abbandono che lo stesso Santo Padre ci ha testimoniato nell’ora estrema, affidiamo la straordinaria persona di Giovanni Paolo II al Padre di Nostro Signore Gesù Cristo. Il Crocifisso Risorto, caparra della nostra risurrezione, l’ha chiamato a partecipare definitivamente alla Vita della Trinità.

In questo Papa, venuto da lontano, gli uomini e le donne del nostro tempo, senza distinzione di razza, di cultura o di religione, hanno riconosciuto un fiero testimone della fede nel Risorto, un amante della libertà ed un esperto in umanità. La sua figura di poeta, di filosofo e teologo, di lavoratore e di studioso, ha nutrito la sua intensa carità pastorale di cristiano, di sacerdote, di vescovo e di pontefice.

A noi ora, carissimi, tocca il compito di raccogliere in prima persona la sua testimonianza e di assimilare pazientemente il suo magistero eccezionalmente ricco.

Ci uniamo in preghiera per il Papa, servitore buono e fedele, perché la Trinità lo colmi della Sua misericordia e lo ricompensi per la sua instancabile dedizione.

Raccomando ai parroci e ai sacerdoti di celebrare nei prossimi nove giorni l’Eucaristia di suffragio per Giovanni Paolo II, invitando i fedeli tutti a partecipare a questo delicato gesto di preghiera e di carità.

Chiedo agli anziani e agli ammalati, che non potranno partecipare all’Eucaristia, di recitare in casa il Santo Rosario per la stessa intenzione. Invito tutti i genitori a far pregare i bambini. Domando ai giovani, che Egli ha tanto amato, di non far mancare la loro incessante orazione.

Ci stringiamo intorno al nostro carissimo Papa promettendoGli vigile responsabilità nel vivere la fede, la speranza e la carità.

Chiediamo alla Vergine Nicopeja che, mentre accompagna al Padre Giovanni Paolo II, converta i nostri cuori così che la nostra esistenza sia più degna di un così grande Successore di Pietro.

L’imminente appuntamento dell’Assemblea ecclesiale, in preparazione della Visita Pastorale, ci veda ferventi annunciatori del Vangelo di Cristo.

Al nostro dolce Papa diciamo un tenero a Dio.

+ Angelo card. Scola
patriarca

Venezia, 2 aprile 2005

02-04-2005