GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

Domenica 20 Ottobre 2002

‘La missione è annuncio di perdono’

Carissimi,
la Giornata Missionaria Mondiale, domenica 20 ottobre 2002, è dedicata al tema:
‘ LA MISSIONE E’ ANNUNCIO DI PERDONO’.
Nella sua prima enciclica Giovanni Paolo II ricorda che ‘la misericordia ha nella storia dell’uomo una forma e un nome: Gesù Cristo’ (Redemptor hominis 9). Ecco perché l’annuncio di Gesù Cristo ‘ contenuto nella missione cristiana ‘ è sempre cammino di perdono e misericordia. Da tutta l’eternità Dio pensa a tutti e a ciascun uomo, e il suo è sempre pensiero di amore: amore di misericordia, amore completamente gratuito, amore sempre di perdono.
La consolante verità che Dio, per primo, ci ama e ci perdona invita ciascuno al perdono, chiesto con umiltà e donato con larghezza: ‘come il Signore ci ha perdonato così fate anche voi’
(Col. 3,13). Con queste parole la GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE ci indica una grande strada di evangelizzazione. E’ la strada di Gesù, Figlio di Dio, che passava beneficando e curando tutti; è la strada della Sua consegna sulla Croce per la salvezza di tutti gli uomini, chiamati a vivere nel Regno del Padre, ‘regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace’ (Liturgia di Cristo Re).
Dalla grazia della redenzione scaturisce così la cultura nuova del perdono. E’ la cultura della condivisione che porge la mano in segno di fraterna giustizia nell’impegno a limitare le proprie esigenze personali per donarsi con larghezza ai fratelli, nel rispetto della loro storia, dei loro diritti, della loro vita. Esempio vivente di questa cultura sono i sacerdoti, i religiosi, le suore e i laici che dedicano la loro vita, la loro preghiera e le loro fatiche all’ideale missionario ad gentes. Penso in particolare ai nostri sacerdoti diocesani Fidei donum in Brasile e nell’Africa. Penso ancora ai religiosi e alle suore dei diversi istituti sparsi ora per ogni parte del mondo, che nelle nostre parrocchie hanno ricevuto la prima iniziazione cristiana e nelle loro famiglie hanno assaporato e coltivato la vocazione missionaria. E penso ai nostri cari laici, ai laboratori missionari, alle numerose adozioni a distanza, a quanti sanno donarsi nell’offerta della propria sofferenza, a chi, spesso anche con sacrificio, presta generoso l’aiuto economico e ‘ come direbbe il Manzoni ‘ ‘dona con volto amico, con quel tacer pudico che accetto un don ti fa’ (Pentecoste).
Un pensiero speciale rivolgo ai nostri giovani che nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti, vogliono vivere con spirito missionario. Vorrei poterli chiamare a gran voce, ad uno ad uno, specialmente quelli che ho incontrato a Toronto e prima ancora a Mestre, nella grande Chiesa del Sacro Cuore, e sussurrare a ciascuno con tutta amicizia: ‘La missione della Chiesa passa dalla tua persona’.
Ringrazio il nostro Centro Missionario per l’offerta di irradiazione dell’ideale dell’evangelizzazione ad gentes, mentre noto con gioia la consolante partecipazione dei gruppi missionari agli incontri formativi.
Mi è gradita l’occasione per annunciare che la Chiesa di Venezia ha assunto direttamente la parrocchia di Ol Moran (Diocesi di Nieri nel Kenya), prima unita alla missione di Padova. Ai fratelli e alle sorelle di Ol Moran invio un affettuoso benedicente saluto assicurando che ogni parrocchia della Diocesi è invitata ad un vivo impegno di solidarietà, di condivisione, di amore fraterno per la Chiesa sorella di San Marco Evangelista in Ol Moran, ormai parte vitale del nostro Patriarcato.
Vi benedico tutti con un pensiero di particolare affetto agli ammalati, agli anziani, a quanti in ogni situazione, anche in quelle più provate, aiutano le Missioni offrendo la loro sofferenza, dono prezioso per ottenere il perdono e la pace. Nel mese di ottobre, dedicato alla pratica quotidiana del Santo Rosario, invoco con voi Maria, la nostra Nicopeia. La Madre di Gesù ottenga la vittoria della pace a tutto il mondo.